Il paese piange l'uomo che ha "costruito" Torino
Pier Paolo Ponchia si è spento a 86 anni.
Incredulità e dolore per l’improvvisa scomparsa di Pier PaoloPonchia, 86 anni, indiscusso protagonista della trasformazione immobiliare a Torino.
Il paese piange l'uomo che ha "costruito" Torino
Incredulità e dolore per l’improvvisa scomparsa di Pier Paolo Ponchia, 86 anni, indiscusso protagonista della trasformazione immobiliare a Torino. Originario di Montanaro, Pier Paolo prese le redini dell’impresa edile familiare fondata dal nonno Paolo Ponchia a Torino nei primi anni del Novecento assumendone la guida nei primi anni Ottanta fino ai giorni nostri. Un pioniere dell’edilizia, Pier Paolo, che ebbe la brillante intuizione di riportare l’impresa che si occupava di smantellamenti di edifici e di recupero di materiali all’originaria attività costruttiva con la realizzazione di grandi opere, a Torino. Una grande sfida che vinse a pieno titolo. Attento ai cambiamenti, quest’uomo si occupò della costruzione di interi quartieri di Torino, cambiando radicalmente il volto di questa città negli anni del boom edilizio. Dalla fusione di diverse società della famiglia alla fine degli anni Settanta nacque la Gefim S.p.A. che tuttora guidava Pier Paolo. Non soltanto la professionalità ma anche l’umanità sono state le sue grandi qualità nella guida di questa impresa che si contende la palma di azienda edile più antica del torinese, passata attraverso quattro generazioni. A ricordarlo è il sindaco Giovanni Ponchia.
Il ricordo
«Siamo cugini alla lontana - riferisce Ponchia - Ho avuto modo di incontrarlo qualche volta a Montanaro, sia alla presentazione di alcuni studi sul Castello dei Conti Frola, sia all’inaugurazione dell’ex casa comunale del complesso del Vittone, in quanto il pittore Andrea Ponchia era anche suo cugino. Pier Paolo rimase ferito in un cantiere ma si salvò mentre mio zio Giuseppe a soli ventitrè anni morì, un grande dolore per mia nonna che mai accettò di dovere sopravvivere al proprio figlio. Pier Paolo stesso mi raccontò, qualche anno fa, ciò che successe quel maledetto giorno. E’ stato sicuramente un uomo illuminato, con grande voglia di portare avanti l’impresa di famiglia. La passione per il proprio lavoro e la storia pregressa lo hanno aiutato a mantenere in alto il nome della propria azienda, nonostante i periodi di crisi che ha saputo superare brillantemente, grazie all’impegno pure dei suoi figli Laura e Stefano. Con lui si perdono i ricordi di un periodo importante di storia dell’impresa Ponchia, si perde inoltre un pezzo di storia montanarese da sempre caratterizzata dalla capacità imprenditoriale nel campo delle costruzioni perché tutti sanno che Montanaro è il paese dei muratori».