Voli fantasma: Rintracciato e denunciato dalla Polizia il titolare dellagenzia di viaggi
Già raccolte 54 denunzie
Già raccolte 54 denunzie
Lo scorso 29 luglio il personale della Polizia di Stato in servizio allo scalo di Cuneo Levaldigi aveva segnalato la presenza di cinque persone, tra le quali cittadini marocchini, intenzionati a presentare querela nei confronti del titolare dell’agenzia Viaggi "Lina” come riportato già nel nostro articolo precedente. A fronte delle prenotazioni
effettuate e pagate dagli stessi, non risultavano esserci i relativi biglietti aerei. Stessa cosa è acacduta anche allo scalo aereo di Caselle.
Nel pomeriggio di ieri, a seguito di mirata attività investigativa, personale del Commissariato Dora Vanchiglia ha rintracciato il titolare dell’agenzia denunciandolo per truffa. Nel corso della perquisizione domiciliare, è stata sequestrata numerosa documentazione inerente l’attività di raggiro nonché materiale elettronico e informatico e apparati cellulari utili alla prosecuzione dell’attività di agenzia oggetto d’indagine e a porre in essere ulteriori e analoghi raggiri. Per quanto riguarda il modus operandi, il quarantunenne marocchino effettuava effettivamente le prenotazioni dei biglietti (sia aerei che navali) presso le compagnie di Viaggio o verso altre agenzie, ricevendo la corresponsione del prezzo dalla sua clientela. In un secondo momento, provvedeva a disdire tali prenotazioni, all’insaputa dei clienti, intascando così quanto pagato da questi ultimi. In parecchie occasioni, per i viaggi di andata e ritorno, provvedeva a fare prenotazioni distinte ed una volta incassato il dovuto dal cliente disdiceva il solo viaggio di ritorno. Alcuni querelanti hanno riferito che loro familiari, amici e conoscenti si trovano, per queste ragioni, tuttora bloccati nel paese di origine in quanto privi del titolo di viaggio per il rientro. Ad oggi il Commissariato Dora Vanchiglia ha raccolto 54 querele riguardanti i fatti narrati per un danno di decine di migliaia di euro. In alcuni casi il danno supera abbondantemente i 3000 euro, la maggior parte delle vittime sono connazionali del denunciato, tra queste diversi nuclei familiari che facevano rientro nei luoghi di origine per le vacanze estive. I numeri sono comunque da ritenersi in difetto, molte vittime sono ancora ignare del raggiro, alcune bloccate in patria per assenza del biglietto di ritorno, altre non hanno ancora contezza di aver prenotato voli o viaggi poi, a loro insaputa, disdetti. Altre potrebbero aver fatto denuncia presso altri uffici di Polizia.