A rischio 28 posti di lavoro.

Microport, oggi sciopero di 8 ore

All’Unione Industriale i sindacati non hanno trovato un’apertura da parte dell’azienda.

Microport, oggi sciopero di 8 ore
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Microport di Saluggia, è stato indetto per oggi, venerdì 25 febbraio 2022, uno sciopero dei lavoratori di 8 ore.

Microport, oggi sciopero

Microport di Saluggia, è stato indetto per oggi, venerdì 25 febbraio 2022, uno sciopero dei lavoratori di 8 ore.  Il futuro del sito Microport di Saluggia è sempre più incerto. E martedì 22 febbraio, all’interno del palazzo dell’Unione Industriale di Vercelli, le sigle sindacali hanno incontrato la proprietà. Un incontro richiesto dai rappresentanti dei lavoratori a metà gennaio che, dopo aver incontrato la dirigenza italiana, hanno chiesto di poter dialogare con i vertici della società che ha sede in Francia. Ma l’incontro non ha portato a nessun accordo, l’azienda è rimasta ferma sulle sua posizioni. Su scelte che i sindacati non possono accettare perché vorrebbe dire approvare ulteriori 28 licenziamenti. E sotto al Palazzo dell’Unione Industriale, mentre ai piani alti si discuteva del futuro del sito, i dipendenti erano sotto a manifestare contro i provvedimenti. Con loro anche alcuni sindaci tra cui Firmino Barberis (Saluggia), Diego Marchetti (Cigliano) e Massimo Rozzino (Torrazza). Un presidio voluto dagli operai che, durante l’assemblea di giovedì scorso (17 febbraio) non hanno ricevuto alcuna rassicurazione. Anzi, le novità che gli sono state comunicate sono sempre più preoccupanti.
Intanto, mentre noi stiamo andando in stampa, la direzione Microport è riunita ancora nelle sale dell’Unione Industriale.

La riunione del 17 febbraio

«Giovedì mattina ai lavoratori non abbiamo potuto dare notizie positive perché dal 17 gennaio nessuno dell’azienda si è più fatto sentire, nulla è più stato detto – spiega Gian Paolo Piolatto, sindacalista – All’assemblea erano presenti anche i segretari provinciali. Abbiamo ripercorso ciò che ci ha portato oggi qui, all’Unione Industriale. Dai vertici dell’azienda vogliamo quelle risposte che la direzione italiana non è stata in grado di fornirci dunque quale sarà il futuro dello stabilimento e quali sono i piani produttivi di Saluggia. La società deve dirci se Saluggia è ancora un sito strategico visto che abbiamo notizie della creazione di un polo a Shanghai, in Cina, dove l’azienda è pronta a partire con la stessa nostra produzione. In Cina, infatti, è stato fatto quell’investimento che noi ci attendavamo in Italia ed è stato creato un impianto fotocopia del nostro solamente con strumentazioni nuove. Inoltre, abbiamo appreso che ci sarà anche lo sviluppo di un nuovo elettrocatetere, ma non più a Saluggia ma a Clamart, realtà francese dove già si svolge la ricerca. Ma a Saluggia si faceva il montaggio della ricerca. Se anche questo aspetto dovesse sparire, a Saluggia cosa resterà? Noi facciamo una produzione di nicchia, una produzione importante.
I lavoratori sono preoccupati e lo dimostra il fatto che siano qui a Vercelli. Crediamo che oramai Saluggia per loro non sia più importante e che riducendo ancora il personale, pensino poi di delocalizzare quello ancora assunto. Tutto ci porta ad esser sempre più preoccupati».

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