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Perché gli agenti immobiliari suonano alla nostra porta?

Rispondono Alessandro Tonon e Mattia Pietrosino, titolari rispettivamente delle agenzie di Crescentino e di Cigliano

Perché gli agenti immobiliari suonano alla nostra porta?
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Perché gli agenti immobiliari suonano alla nostra porta? Perché ogni tanto può capitare che l’altro interlocutore del citofono sia interessato a noi e alla nostra abitazione? Chissà in quanti si saranno posti queste domande, dandosi le risposte più disparate. Per molti potrebbe essere una seccatura, ma va ricordato che rispondere con cortesia è d’obbligo: di certo può succedere di essere colti in un momento inopportuno, ma tale arrivo potrebbe anche nascondere dei risvolti positivi. Abbiamo approfondito l’argomento con Alessandro Tonon e Mattia Pietrosino, titolari rispettivamente delle agenzie Tecnocasa di Crescentino e di Cigliano.

Perché gli agenti immobiliari suonano alla nostra porta?

«La professione di agente immobiliare comprende anche questa parte di lavoro da svolgere porta a porta - hanno esordito Alessandro e Mattia - si tratta di un mestiere basato sulle relazioni, sulla conoscenza, sul sapersi confrontare con una terza persona, anche sconosciuta. Una cosa è certa: non suoniamo a casa perché vogliamo sapere se esistono o meno abitazioni in vendita. Il discorso è differente: ciò che ci interessa è capire quali sono le aspettative delle persone, comprendere perché si trovano bene a vivere in quel determinato contesto, oppure perché non si trovano bene. Vogliamo comprendere se esistono dei bisogni all’interno delle famiglie che noi possiamo aiutare a colmare, migliorando la qualità della vita. Poi c’è tutto un lavoro nostro dietro le quinte: mappando il territorio siamo in grado di incrociare domanda e offerta. E ciò ci consente di non suonare i campanelli casualmente, ma eseguendo azioni mirate». 

Andrea Ferraris, collaboratore dell’agenzia di Cigliano

L’obiettivo è comprendere aspettative ed esigenze

Fare un esempio non è complicato: quante coppie cercando una soluzione abitativa con una stanza in più di quella che hanno attualmente? E quante persone desiderano invece la cucina separata dalla sala, in due ambienti distinti? I due agenti Tecnocasa hanno le idee chiare: «Comprendere le esigenze è il primo passo, poi possiamo cercare di risolvere i desideri, nei limiti del possibile ovviamente. Ecco perché il porta a porta è importante».

Per una presenza attiva sul territorio

Le ragioni del perché i professionisti dell’intermediazione immobiliare si spingano a bussare alla nostra porta non si esauriscono qui. E come detto in precedenza tale operazione genera benefici: «Il nostro obiettivo principale è conoscere le persone e farci conoscere. Perciò presentandoci sull’uscio è possibile dare un volto ad una voce. Non è soltanto un mero reperimento di informazioni, ma parliamo di un’opera di comprensione». 

Edoardo Tonon e Camilla Borgo, collaboratori dell’agenzia Tecnocasa di Crescentino, con il titolare Alessandro Tonon

Il senso di comunità

Legato a questo aspetto c’è anche tutta un’attività di presenza sul territorio: «Per alcuni l’attività di zona è un metodo antiquato, ma noi riteniamo che un buon agente immobiliare non debba solo “suonare i campanelli”, serve anche recarsi a parlare con i commercianti del posto. Il mercato per esempio è un’opportunità importantissima: non dobbiamo scappare dalle persone, ma entrare nei capannelli e tessere relazioni. La nostra deve essere una presenza attiva per i paesi che copriamo, pronta a generare valore per tutti. È non è tutto, perché da sempre cerchiamo di vivere il territorio privilegiando i negozi di prossimità, favorendo l’acquisto locale. È la nostra comunità e contribuiamo a farla prosperare».

Il piacere di ascoltare

C’è infatti tutta una componente sociale dell’operato dell’agente immobiliare: «Come detto il nostro lavoro è andare a soddisfare i bisogni delle persone - hanno continuato - ciò a volte si trasforma in un lavoro di ascolto, spesso ci si confida con noi, si racconta e si chiacchiera. Stare in mezzo alla gente è un piacere e non c’è dubbio che discutere di persona porti un valore aggiunto rispetto ad una chiamata, alcuni dettagli possono essere colti soltanto con il calore umano. Col passare del tempo si diventa di famiglia, ci si crea una reputazione affidabile e passeggiando per i paesi le persone si ricordano di te». 

Un grazie per la fiducia

L’ultima battuta, non certo per importanza, è un ringraziamento agli abitanti dei comuni seguiti dalle due agenzie di Crescentino e Cigliano: «Abbiamo lavorato tanto, presentandoci a ciascuna famiglia, sappiamo a memoria i numeri civici con i cognomi delle persone che abitano lì - hanno concluso Alessandro e Mattia - perciò li vogliamo ringraziare per la fiducia che ci è stata accordata, ci hanno dato la possibilità di crescere. Dobbiamo ricordare che più una persona ci fornisce risposte dettagliate, più il mercato si evolve e il paese diventa aperto e pronto a crescere».

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