San Sebastiano da Po

Ristorante La Pace, Clara lascia i fornelli

Ai fornelli ora arriveranno altri ristoratori che si sono fatti le ossa a Superga, ma comunque nulla sarà come prima.

Ristorante La Pace, Clara lascia i fornelli
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Dopo 42 anni, Clara Viano ha ceduto lo scettro di regina della trattoria «La Pace» di frazione Saronsella di San Sebastiano da Po, punto di riferimento per famiglie e associazioni che in quelle sale hanno sempre trovato un porto sicuro, una seconda casa in cui festeggiare piccoli e grandi eventi o anche solo trascorrere una serata all’insegna della buona cucina piemontese.

Ristorante La Pace, Clara lascia i fornelli

Dopo 42 anni, Clara Viano ha ceduto lo scettro di regina della trattoria «La Pace» di frazione Saronsella di San Sebastiano da Po, punto di riferimento per famiglie e associazioni che in quelle sale hanno sempre trovato un porto sicuro, una seconda casa in cui festeggiare piccoli e grandi eventi o anche solo trascorrere una serata all’insegna della buona cucina piemontese. Ai fornelli ora arriveranno altri ristoratori che si sono fatti le ossa a Superga, ma comunque nulla sarà come prima.
Non ci sarà più «la Clara» a preparare agnolotti o a rosolare arrosti, a cucinare antipasti o infornare i dolci che rendevano impossibile la scelta al carrello. «Dammeli tutti», la frase più ripetuta.

Un punto di riferimento per il Chivassese

Abbà, Moto Club, Panathlon, Confraternita del Sanbajon, coscritti, il regista Livio Viano con i suoi grandi attori (ricordiamo Michele Placido nel 2019), tutti erano di casa tra i tavoli ai piedi delle colline di quella San Sebastiano che nel 2013 l’aveva premiata come «Donna dell’anno» anche perché è a lei che si deve la rivisitazione della ricetta segreta dell'agnolotto del Pom Matan nella versione attuale, che ha reso celebre la sagra sansebastianese.

I ricordi

«Quando si dice che il caso supera l’immaginazione - ha scritto sui social Cristian Germani in un post subito condiviso decine di volte - Non poteva accadere in una data migliore, la festa della Donna, per un posto che ha perso suo nome originario (Trattoria della Pace), per acquisirne uno spontaneo, nato intorno alle sapienti mani ed il carattere forte della sua proprietaria: semplicemente “dalla Clara”.
Per molti chilometri intorno si sa dov’è Saronsella per via della Clara, tanto la sua cucina è radicata nel territorio.
“Dalla Clara” non è un bar, un ristorante o una trattoria, ma è l’insieme di mille volti, persone (che ci sono o che non ci sono più), sapori, ricordi ed aneddoti che si sono sedimentati in generazioni di avventori.
Non era inusuale arrivare e trovare qualcuno con cui finivi con unire il tavolo, perché andare dalla Clara era un pò come essere a casa propria. Uno di quei pochi posti dove ancora provare quel tiepido conforto che solo il senso di comunità riesce a dare e che è sempre più difficile da trovare. Un senso di identità del passato che stiamo perdendo.
Cara Clara ti ringrazio di cuore per averci sempre accolti in casa tua. Ti auguro il meglio per ciò che verrà.
Ps: Egoisticamente spero che, dopo esserti riposata un po’, vorrai condividere la tua sapienza in cucina con qualche bel corso, perché no anche per bambini, o ancor meglio con un bel libro di ricette».
«Ho deciso di andare in pensione - ci racconta Clara rubando qualche minuto alle mille cose da fare - non posso che ringraziare i clienti che mi hanno sempre supportato in questi anni e ricoperto d’affetto quando è mancato mio figlio Alberto».

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