Scorie nucleari, è partito il «totonomi» per il deposito
La battaglia dovrebbe essere tra Alessandria e Viterbo, ma nulla è deciso.

Martedì scorso, come da copione, Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi e Parco Tecnologico.
Scorie nucleari, è partito il «totonomi» per il deposito
Una mappa ancora «top secret», che immancabilmente ha scatenato i social in un «totonomi» che al momento non ha alcun fondamento. Stando alle carte, quelle ufficiali alla base delle consultazioni a cui hanno partecipato centinaia di soggetti direttamente interessati al progetto, danno per «sfavorite» Alessandria (Bosco Marengo) e Viterbo, ma nulla è ancora scritto e di conseguenza la battaglia degli ambientalisti e cittadini del Chivassese potrebbe non essere vinta.
La proposta di CNAI che Sogin ha trasmesso al Ministero della Transizione Ecologica è stata predisposta sulla base delle oltre 600 tra domande, osservazioni e proposte, per un totale di oltre 25 mila pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie, complessivamente presentate nel corso di un anno a seguito della pubblicazione della CNAPI.
La norma prevede ora che il Ministero della Transizione Ecologica, acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN. Quando? Al momento, una data certa non c’è.
«Io mi rifiuto»
La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale.
Questa attesa, però, ha già scatenato numerose reazioni. Tra tutte citiamo quella del comitato «Io mi rifiuto», che dal primo giorno si batte contro l’ipotesi del deposito nel Chivassese: «Possiamo dire che, dopo un anno e tre mesi di una rappresentazione teatrale surreale alla quale abbiamo dovuto assistere e purtroppo partecipare, questo gran finale di suspense ce lo potevano proprio risparmiare?
Ma possibile che dovevano proprio mettere il segreto su una decisione che tutti aspettano da oltre un anno, e sulla quale adesso è partito il "chi la spara più grossa" con un finale da "4 ristoranti" (con tutto il rispetto per 4 ristoranti)?
Non abbiamo voglia di scherzare, ma ridiamoci su per non piangere».