Sempre meno abitanti, «Nonostante i servizi gratuiti»
La riflessione della minoranza sui cinque anni dell’Amministrazione Barberis.
Sempre meno abitanti, «Nonostante i servizi gratuiti»
«Nonostante la scelta di cancellare tasse e servizi, la popolazione residente è passata da 4183 del 2012 ai 3792 del 2021, indice che la politica di questa amministrazione ha totalmente fallito anche sul piano promozionale del proprio territorio. Questa Amministrazione continua ad avanzare soldi. Nel 2021 Farinelli si vantava del fatto che “[…]la vera capacità di un’Amministrazione non è quella di avere le risorse economiche ma di riuscire a spenderle […]”. E bene, anche quest’anno il bilancio del Comune si chiude con un avanzo di oltre 1 milione di euro. Nel 2021 il Comune ha incassato dai cittadini 1,2 milioni di euro tra Irpef e Imu, 62mila euro di multe, 33mila di oneri di urbanizzazione, 106mila dalla vendita di servizi. In buona sostanza, questa Amministrazione dopo aver messo le mani nelle tasche dei cittadini, non ha saputo come spendere quanto incassato. Ecco spiegato il vero motivo per cui Farinelli, come ultimo atto di questo mandato, ha deciso di cancellare l’addizionale IRPEF per i prossimi 3 anni. Peccato che si sia dimenticato di ricordare ai saluggesi che nel 2013 ad aumentarla dallo 0,2 allo 0,6% era stato proprio lui. Ora l’assessore, dopo aver fatto pagare un’aliquota tra le più alte della zona, a ridosso delle elezioni, svestendo i panni di Giovanni Senzaterra, veste quelli di un novello Robin Hood, pronto a restituire ai cittadini il maltolto dal “tiranno” al Governo del paese, di cui egli è certamente l’attore principale. Purtroppo questi dati non lasciano ben sperare per il futuro di Saluggia. Nel corso di questi dieci anni, l’Amministrazione Barberis non ha previsto interventi di efficientamento energetico che, alla luce dell’aumento dei costi energetici di oggi, ci avrebbero consentito di ridurre l’impatto sui conti pubblici. Infatti, se tale situazione dovesse perdurare per altri mesi, i maggiori costi di luce e gas potrebbero minare la tenuta dei bilanci futuri, senza tener conto del taglio delle compensazioni deciso da ARERA a inizio anno. E così i fondi Scanzano, anziché servire per rilanciare il paese per creare occupazione o migliorare la qualità di vita dei cittadini, finirebbero per finanziare quasi interamente la spesa corrente, a meno di non ripristinare tutta una serie di tasse e tributi cancellate in questi anni».