Aumenta l'Irpef, la polemica: "Giù le mani dalle tasche dei cittadini"
Con il bilancio di previsione 2022, l’Amministrazione Ferrero ha deciso di rivedere le aliquote Irpef.
Con il bilancio di previsione 2022, l’Amministrazione Ferrero ha deciso di rivedere le aliquote Irpef, quell’imposta che ad ogni singolo lavoratore viene trattenuta in busta paga. Soldi che dunque non entrano nelle sue tasche. E se prima di questa manovra, l’aliquota era una e unica per tutti gli utenti, senza differenze sul reddito, da quest’anno invece sono previsti quattro scaglioni (anzi, nella prima approvazione erano cinque, poi con l’adeguamento al cambiamento statale sono diventate quattro).
Aumenta l'Irpef, la polemica: "Giù le mani dalle tasche dei cittadini"
«Una manovra che il sindaco in Consiglio comunale ha chiaramente detto che porta ad un aumento per le casse del Comune di 200 mila euro - spiega il capogruppo d’opposizione Fabrizio Greppi - Una somma molto importante se pensiamo che viene dalle tasche dei nostri concittadini. E’ denaro che viene tolto a loro per entrare nel bilancio del Comune. Ai cittadini il sindaco chiede dunque di fare un sacrificio rinunciando ad una parte del proprio compenso, ma dall’altra non si vedono però riduzioni di spese. Non dico le spese che non si possono eliminare vale a dire i costi dell’energia, del riscaldamento o delle altre utenze. Ma quelle superflui. Non c’è un sacrificio da parte dei nostri amministratori che continuano a spendere e spandere come quando si stava bene, come quando non vi era nè una pandemia nè una guerra. I tempi sono cambiati ma non in Comune a Crescentino a quanto pare».
Greppi non condivide per nulla questo aumento: «Come sempre i fatti mi danno nuovamente ragione. In tempi non sospetti avevo detto che tutte le spese che questa amministrazione aveva promosso avrebbero portato ad un aumento delle imposte. Ed ecco ci siamo. Hanno aumentato l’Irpef che ripeto è quella che tocca più da vicino tutti i lavoratori. Quali altri Comuni hanno pensato di aumentare le aliquote? E’ un periodo difficile e dovrebbero ridurre le spese al posto di andare a chiedere soldi ai crescentinesi.
La scelta del sindaco
«Durante il Consiglio comunale di lunedì scorso abbiamo adeguato l’aliquota dell’ultima fascia, cioè quella dei cittadini con un reddito superiore ai 50 mila euro. - spiega Ferrero - A queste persone sarà applicata l’aliquota dello 0.75 per cento».
I motivi? «Senza questo aumento il bilancio avrebbe avuto dei problemi, così regge invece - prosegue Ferrero - Basti pensare ai costi dell’ufficio anagrafe: per via del procedimento legale ci troviamo costretti ad accantonare gli stipendi dei due dipendenti in attesa di giudizio (circa 65 mila euro all’anno) nonché a pagare il salario al nuovo dipendente (circa 30 mila euro) e la società di servizi che sta formando anche il nuovo assunto oltre ad espletare il lavoro (circa 60 mila euro). Costi veramente importanti a cui il Comune deve far fronte.
Il capitolo anagrafe, infatti, non si concluderà certamente con la sentenza del 13 aprile perché sicuramente i due dipendenti, qualora per loro ci sia un giudizio negativo, faranno ricorso, dunque dovremmo continuare ad accantonare le somme di denaro dei loro stipendi».