Parco in centro, il sindaco: "I cittadini se lo meritano"
Alle critiche dell’attuale opposizione Barberis vuole rispondere, vuole dire la «sua» verità alla popolazione.
Ormai la legislatura saluggese, quella del sindaco Firmino Barberis, è alle battute finali. Tra poco più di due mesi, infatti, i cittadini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio. Ma alle critiche dell’attuale opposizione Barberis vuole rispondere, vuole dire la «sua» verità ai cittadini.
Saluggia, sempre meno cittadini
«Mi corre l’obbligo di puntualizzare alcune questioni. - spiega Barberis - Trovo assolutamente puerile e fuori luogo imputare il calo demografico di Saluggia all’Amministrazione Barberis: il fenomeno è generale per tutta Italia e per tutti i Comuni italiani, a certificarlo è l’Istat. D’altronde bastava attingere ai dati anagrafici di Saluggia e si scopriva che dal 2010 quando la popolazione residente era 4308 ad oggi, 2022, sono nati 465 bambini e sono morte 851 persone, dunque con un saldo negativo di 386 abitanti e con ben 190 iscritti all’Aire (anagrafe residenti esteri). Ne consegue che la popolazione residente oggi è 3805. Dalla elaborazione di questi dati ognuno tragga le proprie conclusioni. Questo fenomeno colpisce anche i comuni vicini».
Parco in centro, il sindaco: "I cittadini se lo meritano"
«Sulla pista ciclabile abbiamo già detto era un’opera compresa nel nostro programma elettorale e quindi abbiamo dato corso alla realizzazione, come ogni altra opera programmata. - prosegue - Le sollecitazioni della minoranza non hanno fatto altro che corroborare la volontà dell’amministrazione di realizzarla.
Ma fa specie il tono sprezzante rivolto al parco verde in corso di realizzazione nell’area Gallo, come se i cittadini non meritassero di avere un parco verde al centro del proprio paese. È vero, attenua il grigiore dei blocchetti stradali, ma quando si parla di strade l’alternativa è il nero asfalto, a meno che… si inventino materiali di diversa natura, magari arcobaleno.
Negli anni, a partire dal nostro insediamento, dieci anni fa, il Comune di Saluggia era in declino e sotto organico. Il lavoro degli uffici comunali è aumentato esponenzialmente. Gli uffici, ora adeguati in numero sufficiente, devono poter garantire l’erogazione dei servizi... da qui l’aumento dei costi di gestione. Si ha un bel dire di ridurre i costi, l’attività degli uffici deve poter correre spedita e ottenere risultati, il resto è demagogia, altrettanto come lo è quando ci viene addebitata la mancata creazione di posti di lavoro nel comparto industriale di Saluggia. Il Comune ha compiti istituzionali ben definiti sui quali si è sempre impegnato ottenendo buoni risultati. Non può, in nessun caso sostituirsi alle aziende industriali, tanto meno alle loro logiche produttive.
Infine, va precisato che il Comune non è un centro per l’impiego, le aziende di produzione applicano regole di mercato dettate da fattori profondamente diversi dall’Amministrazione pubblica, devono produrre e conseguire fatturati altrimenti chiudono i battenti o emigrano dove il lavoro costa meno ed obbediscono ormai non più all’industriale classico ma a gruppi finanziari il cui obiettivo è l’acquisizione di know how e profitti sempre più elevati».