Per settembre il primo vaccino adattato alle varianti Covid
Un siero contro le varianti mutate, in parole povere, è aggiornato in base al "cammino" del virus.
Il capo della task force sui vaccini dell'Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri ha annunciato che, con alte probabilità, entro settembre sarà approvato a livello Ue il primo vaccino anti-Covid adattato alle varianti:
"I vaccini al momento più avanti sono quelli a mRna, non è un mistero, la nostra priorità è assicurare l'approvazione quanto prima, in modo da poter cominciare la campagna vaccinale nell'Ue in autunno".
Vaccino per tutte le varianti Covid: di cosa si tratta
Un vaccino contro le varianti mutate, in parole povere, è aggiornato in base al "cammino" del virus. Il Covid partito da Whuan oltre due anni fa, del resto, è molto differente rispetto all'attuale Omicron. La piattaforma utilizzata è sempre quella a Rna messaggero, che permette una modifica in tempi rapidi ai quali però bisogna aggiungere quelli necessari per la sperimentazione e la richiesta di autorizzazione agli enti regolatori.
Ma come viene "adattato" un vaccino? La sequenza dell'Rna va modificata per risultare fedele a quella della proteina Spike della nuova variante, dopo che la stessa ha raccolto una trentina di mutazioni rispetto agli inizi della pandemia. Insomma, un lavoro minuzioso.
Gli altri vaccini
Novità anche per i vaccini anti Covid già in uso. Secondo quanto riferito da Cavaleri l'Ema ha cominciato a esaminare la domanda di autorizzazione di Moderna per estendere l'uso del suo vaccino anti-Covid, lo Spikevax, ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni.
"E' la prima domanda per questa fascia d'età. Per Nuvaxovid" - il vaccino proteico anti-Covid dell'americana Novavax - stiamo valutando ora i dati così per dare una raccomandazione al suo utilizzo nei giovani tra i 12 e i 17 anni", ha poi aggiunto il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Ema.
E' inoltre iniziata la valutazione della richiesta di via libera "per una dose booster del vaccino Vaxzevria- di AstraZeneca in persone di età superiore ai 18 anni".
Cavaleri si è anche espresso sulla possibilità di una quarta dose a tutti i cittadini:
"Il vaccino ha salvato quasi mezzo milione di over 60, ma è troppo presto per considerare la somministrazione di una quarta dose di vaccini anti-Covid a mRna nella popolazione generale. Le persone di età superiore a 80 anni potrebbero beneficiare di un secondo booster, considerato che sono più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid".
"Fine pandemia lontana"
Poi il responsabile vaccini dell'Ema lancia un monito:
"In Ue la situazione Covid si è stabilizzata, tuttavia le infezioni sono ancora milioni nel mondo. Questa pandemia è tutt'altro che finita. Dobbiamo rimanere vigili ed essere preparati alla comparsa di nuove varianti e a un possibile aumento di casi di Covid-19 nel prossimo inverno".