Vive su una panchina, si lava e fa i bisogni tra i giochi del parco
Di lui non sappiamo nulla: nome, età, neppure quale nazione (forse Pakistan) abbia lasciato per tentare la fortuna in Italia.
Vive su una panchina, si lava e fa i bisogni tra i giochi del parco. Di lui non sappiamo nulla: nome, età, neppure quale nazione (forse Pakistan) abbia lasciato per tentare la fortuna in Italia.
Vive su una panchina, si lava e fa i bisogni tra i giochi del parco
Di lui non sappiamo nulla: nome, età, neppure quale nazione (forse Pakistan) abbia lasciato per tentare la fortuna in Italia.
E’ arrivato in città qualche settimana fa, e da allora non passa giorno senza che la sua storia rimbalzi sui social in un crescendo di interrogativi che si possono riassumere con questa frase: «Se fosse stato un cane, le “istituzioni” si sarebbero già prese cura di lui».
E invece, «Linus», come è stato battezzato a causa della coperta lisa e lercia che porta sempre con sé, continua ad essere l’ultimo degli ultimi.
Dopo aver bazzicato nella zona di via Roma, dormendo nell’atrio delle banche come sui gradini dell’Agenzia delle Entrate, l’uomo si è spostato dall’altra parte della città, nel parco realizzato nell’area dell’ex campo Enel.
Lo si può trovare, quasi ad ogni ora del giorno, su una delle panchine lato viale Cavour. Come unico riparo, anche sotto la pioggia, un sacco a pelo.
Immobile, lo sguardo perso nel nuovo, non è mai stato visto mangiare: qualcuno gli ha donato un panino, o della frutta, che spesso butta nei cestini come se avesse paura.
Il caso
Sì, è proprio paura quella che si legge nei suoi occhi quando qualcuno si avvicina, la paura che può avere un «bambino» messo davanti a cose sconosciute. Ed è proprio questo comportamento (così come la coperta che ha sempre con sé) che ha fatto nascere il sospetto che sia affetto da sindrome dello spettro autistico.
Nei racconti di alcuni testimoni, comportamenti difficili da comprendere. Una mamma l’ha visto mentre frugava nei cestini dei rifiuti aprendo i sacchetti delle deiezioni canine, altri ancora hanno urlato quando per espletare i propri bisogni si è abbassato i pantaloni davanti allo scivolo per poi lavarsi alla fontanella.
«Sgridato», si è lanciato verso l’altalena iniziando a dondolarsi in modo compulsivo.
Come detto non sappiamo nulla di lui, ma è indubbio che debba essere aiutato.
Potrebbe accadergli di tutto, anche essere avvicinato e malmenato (o peggio) da qualche altro disperato.
Delle condizioni dell’uomo sono state avvisate anche le forze dell’ordine, ma anche loro avrebbero le mani legate: la soluzione estrema sarebbe un Trattamento Sanitario Obbligatorio, ma ad oggi «Linus» non è mai stato pericoloso per gli altri.