Ragazza cerca di uccidersi lungo il sentiero
E' stata salvata dai carabinieri.
La corda, spessa, già appesa a un ramo, lei determinata a farla finita, a chiudere i conti con la vita.
Ragazza cerca di uccidersi lungo il sentiero
Caterina (nome di fantasia) ha 25 anni e un curriculum scolastico che la pone tra le migliori menti del chivassese. Un genio, nel suo settore, fatto di analisi e valutazioni ponderate fino all’esasperazione.
Ma anche i più forti, i più bravi, non sono immuni dalle debolezze, e quando cadono spesso non riescono a trovare la forza per alzarsi.
Sono da poco passate le 16 di lunedì 23 maggio quando Caterina, sembra dopo una discussione con l’ormai ex fidanzato (che vive all’estero da qualche tempo) parcheggia la sua auto lungo la provinciale che collega Chivasso a Castagneto, nell’ultimo slargo prima dell’ingresso di Villa Ceriana, il castello della famiglia di Carla Bruni ora donato alla Croce Rossa.
Qualche passo in salita e Caterina si trova a uno degli imbocchi del «Sentiero Berruti»: svolta a sinistra, nel tratto in discesa, e dopo pochi istanti scompare nel bosco.
Le ricerche
Intanto i suoi famigliari lanciano una segnalazione di scomparsa, notizia che arriva anche a un parente che per puro caso sta salendo in auto a Castagneto. Vede la macchina di Caterina, teme subito il peggio e senza perdere nemmeno un istante chiama il 112.
Sul posto, nel giro di istanti, arrivano tre pattuglie dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, della Stazione di San Mauro e dei Forestali, tutti coordinati dal Maggiore Luca Giacolla. Anche per loro, all’imbocco del sentiero, la domanda che può cambiare l’esito della storia: destra o sinistra?
Salvata dai carabinieri
I militari, seguendo l’istinto, si lanciano a sinistra, percorrendo quei sentieri quotidianamente affrontati da decine di persone. Trovano qualche escursionista, chiedono della ragazza, capiscono di aver scelto il percorso giusto.
Quando arrivano a Caterina, la spessa corda con cui aveva deciso di impiccarsi è già appesa a un ramo: pochi minuti e per lei non ci sarebbe stato più nulla da fare.
Le parlano, la tranquillizzano, aspettano insieme l’arrivo dell’équipe medica del 118 che la porterà in ospedale.
Ora Caterina è salva, il destino per lei aveva altri progetti.