FOGLIZZO

La famiglia Milano continua a produrre scope in Argentina

Tutto è iniziato quando Daniel Milano, da Cruz Alta in Argentina, pubblica su Facebook un appello per cercare i suoi parenti dato che lui discende da emigrati italiani.

La famiglia Milano continua a produrre scope in Argentina
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Tutto è iniziato quando Daniel Milano, da Cruz Alta in Argentina, pubblica sulla pagina di Facebook di Foglizzo un appello per cercare i suoi parenti dato che lui discende da emigrati italiani.

La famiglia Milano

Ci mettiamo subito alla sua ricerca e, una volta contattato, accetta di raccontare la storia della sua famiglia. «A Foglizzo vivevano i miei bisnonni Francesco Milano e Maria Bertello che, insieme a mio nonno Giovanni, sono emigrati in Argentina. Io sono nato in Argentina, ma sento che Foglizzo fa parte della mia vita, della mia storia e delle mie radici, ce l’ho sempre nel cuore». Una  storia simile a quella di tante altre famiglie italiane che nel Novecento hanno affrontato un lungo viaggio in nave per andare a vivere nel Nuovo Mondo, con bauli pieni di bagagli e sogni al loro seguito. «Mio bisnonno Francesco - riferisce Daniel - produceva a Foglizzo scope di saggina, il mestiere tipico del paese. Insieme al fratello Luigi emigrò in America all’età di 29 anni nel 1910. Lasciarono per sempre i loro amici e la loro famiglia per inseguire i loro sogni e, chissà, per «fare l’America». Salparono dal porto di Genova sulla nave il «Principe Umberto» e fecero un viaggio che durò trentatre giorni. Sbarcarono al porto di Buenos Aires senza conoscere la lingua, senza un orizzonte chiaro, avevano solo le loro mani operose e la speranza di un futuro migliore. E l’Argentina, grazie alla sua prosperità economica, rappresentava il sogno di tanti italiani. Vennero accolti nell’Hotel degli Immigrati creato dalla Stato Argentino con lo scopo di accogliere gli immigrati. Poco dopo, Francesco lasciò Buenos Aires e si trasferì nella provincia di Santa Fe dove trovò lavoro come manovale contadino. Fu lì che riuscì a guadagnare i soldi per fare arrivare in Argentina la moglie Maria che era rimasta a Foglizzo con il figlio Giovanni di soli quattro anni».

Continuano a produrre scope in Argentina

Dopo qualche tempo nacquero anche gli altri figli: Teresa, Natalio, Evaristo, Maria, Francesco. «Tutti i maschi si dedicarono alla produzione di scope- racconta Daniel- Mio bisnonno morì poi nel 1920. Mio nonno Giovanni si sposò con Domenica Rotta, anche lei figlia di emigranti italiani. Nel campo dei suoi suoceri, a Los Surgentes, seguì a produrre scope che portava a vendere con la bicicletta ed un carretto sino in città. Riuscì poi a comprare un camion, e andò a vivere a Cruz Alta dove si costruì una casa e avviò con successo una fabbrica di scope sino a quando morì all’età di 88 anni. I suoi figli Miguel (mio padre) e Francesco (mio zio) hanno proseguito il suo lavoro. Mio zio Francesco fa ancora adesso le scope a 87 anni. Hanno tramandato in Argentina il mestiere foglizzese per oltre cento anni». Una bellissima storia che dimostra quanto gli emigrati italiani abbiano desiderato cambiare vita senza però mai scordare le proprie origini.

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