TORRAZZA PIEMONTE

La comunità piange il cassiere delle Penne Nere

Era anche un grande appassionato di bocce.

La comunità piange il cassiere delle Penne Nere
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Non era nato a Torrazza Piemonte ma lui si sentiva un torrazzese doc. Riccardo Nosti, infatti, era giunta da Parma all’età di soli 6 anni.

La comunità piange il cassiere delle Penne Nere

Non era nato a Torrazza Piemonte ma lui si sentiva un torrazzese doc. Riccardo Nosti, infatti, era giunta da Parma all’età di soli 6 anni. Qui ha studiato e poi ha iniziato il lavoro di fabbro nelle fornaci, per le quali costruiva gli stampi per la produzione di mattoni.
Era un Alpino, sempre presente con il suo cappello ad ogni appuntamento, dai raduni alla castagnata, senza scordare gli altri momenti di festa e commemorazione. Riccardo Nosti, poi, è stato per più di 40, era il 1975 quando iniziò ad essere il cassiere della locale stazione delle Penne Nere. Ma non solo.

Un grande volontario

Nel suo tempo libero si dedicava anche a Vita Tre, era stato uno dei primi autisti. In molti, infatti, ricordano quando li accompagnava alle visite o a fare gli altri servizi.
Una grande passione erano poi le bocce tant’è che spesso, durante le competizione, ha portato in alto il nome della società sportiva locale, La Torrazzese.
Ma Riccardo era un marito e un papà affettuoso, un nonno sempre presente per i suoi due nipoti che ha visto crescere.
Un uomo buono, che aveva sempre una buona parola per tutti, che mancherà tantissimo alla comunità di Torrazza che martedì scorso lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio. In tanti hanno voluto, infatti, stringersi attorno alla moglie Rita, alla figlia Emanuela con Davide e i nipoti Federico e Chiara.

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