Bocciata la stazione ferroviaria, pendolari senza wc e sala d’aspetto
L’analisi degli esperti rileva le stesse criticità sollevate dai viaggiatori: «Servono miglioramenti».
Due semafori verdi, uno giallo e quattro rossi: questa la valutazione della stazione ferroviaria di Crescentino dopo l’indagine svolta nei mesi scorsi da Adiconsum Piemonte, Adoc e Federconsumatori.
Bocciata la stazione ferroviaria
Nello studio, gli esperti hanno esaminato vari aspetti che hanno dimostrato come anche questo scalo ha necessità di interventi importanti per rendere quest’area ideale per i viaggiatori.
Tra i primi aspetti che la dettagliata relazione prende in esame è l’accessibilità ai binari con percorsi in piano (marciapiede, rampe, ascensori, piattaforme servoscala): qui ci siamo anche se il passaggio mostra dei dislivelli in prossimità dei binari. Bocciata, invece, per l’assenza di indicatori tattili e/o tattilo-plantari: dunque un luogo non sicuro per persone ipovedenti.
Se si parla di sicurezza, un aspetto fondamentale è la linea gialla. E quando i tecnici sono arrivati alla banchina, il primo aspetto valutato è la condizione di questa che, appunto, indica la distanza di sicurezza da mantenere rispetto al bordo del marciapiede: a Crescentino è solo dipinta e stretta.
Non supera la prova nemmeno il marciapiede. Qui si registra un gap non da poco: il marciapiede è basso o comunque non abbastanza elevato da annullare o minimizzare il gap in senso verticale e, talvolta, orizzontale. Così le persone hanno difficoltà a salire e scendere dal vagone.
Ma quel che fa rabbrividire è l’impossibilità di un pendolare di utilizzare i servizi igienici: non ci sono. Assurdo se pensiamo che Crescentino è comunque la stazione di una città con quasi 8 mila abitanti, con centinaia di studenti e lavoratori che ogni giorno usufruiscono dei treni per andare a scuola o lavorare.
Passa invece la prova per la presenza di indicatori visivi (c’è il monitor che indica i treni) e uditivi (c’è la voce che annuncia l’arrivo e la partenza di un treno, o anche il suo passaggio).
E se la relazione si chiude con “Criticità che riguardano la maggior parte delle caratteristiche prese in considerazioni”, dunque un chiaro segnale che serve intervenire e al più presto. Non la pensano diversamente i pendolari che, nonostante il mese di agosto, comunque utilizzano la tratta.
Manca sicurezza
Anzi loro sostengono la necessità di interventi importanti anche per quanto concerne la sala d’aspetto, chiusa. Sono loro che chiedono a Rfi di poterla riaprire così da poter attendere lì l’arrivo del treno soprattutto durante le stagioni più fredde oltre che nei giorni di pioggia.
«Sarebbe anche importante, soprattutto dal punto di vista della sicurezza - spiegano alcuni pendolari - un servizio di videosorveglianza. La stazione, infatti, è stata più volte vandalizzata e forse anche per questo la sala d’aspetto è stata chiusa. Con i filmati, però, si potrebbero individuare i colpevoli perché non è giusto che una stazione si trovi in questa situazione per l’opera negativa di pochi».