VEROLENGO

Argine, «Il progetto è diventato realtà grazie all’Amministrazione Giachello»

Il gruppo di opposizione formato da Cattozzi, Matta e Angogna fa un excursus storico.

Argine, «Il progetto è diventato realtà grazie all’Amministrazione Giachello»
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«La necessità di mettere in sicurezza la sponda sinistra del Po è un'esigenza che risale al 1994, anno della prima devastante alluvione, come giustamente ricorda il sindaco Borasio. Un po' meno giusto è l'excursus storico che viene descritto». Il gruppo di opposizione apre così alla riflessione su quanto è accaduto.

Caso argine

«La necessità di mettere in sicurezza la sponda sinistra del Po è un'esigenza che risale al 1994, anno della prima devastante alluvione, come giustamente ricorda il sindaco Borasio. Un po' meno giusto è l'excursus storico che viene descritto». Il gruppo di opposizione apre così alla riflessione su quanto è accaduto.

«Il progetto è diventato realtà grazie all’Amministrazione Giachello»

«Non è nostra intenzione andare molto indietro nel tempo, ma analizzare con dati alla mano, ciò che è realmente avvenuto, per chiarezza e trasparenza, ma soprattutto perché abbiamo fatto parte della precedente maggioranza e conosciamo il percorso che ha condotto sino ad oggi. - spiegano i tre consiglieri - La seria intenzione di mettere mano alla realizzazione dell'argine risale al 2007 (Amministrazione Rosso) in seguito alla decisione del Comune di aderire alle direttive del Piano per l'Assetto Idrogeologico della Regione Piemonte che stabiliva i limiti territoriali del "progetto argine" individuando l'area del centro abitato. Nel 2010 è pervenuta al Comune di Verolengo (Amministrazione Borasio) una bozza di quello che sarebbe stata la realizzazione dell'argine. Si trattava di una pianta in bianco e nero del territorio interessato con indicato il tratto di argine in arancione. Su quella bozza era possibile presentare proposte, osservazioni. Nulla è stato prodotto e inspiegabilmente è passato sotto traccia, compresa l'informazione ai verolenghesi. Sempre nel 2010 il Comune ha proceduto all'approvazione della bozza con la specifica degli importi: 1.032.931,80 euro contributo da AIPO e 750.000 euro contributo da Regione, bozza rappresentante la realizzazione dell'argine come poi riportata sul progetto preliminare, approvato nel 2015 (Amministrazione Giachello). E pensare che durante la seduta di Consiglio del febbraio 2015 siamo stati accusati di non aver informato i cittadini dopo 5 anni.

A testimonianza di che ciò, ci sono gli atti ufficiali di AIPO e HY.M. Studio (Associazione Professionale Ingegneria Idraulica).
Come ci è stato riferito dai referenti degli Enti di allora, dal 2010 al 2014 c'è stata un'interruzione di comunicazione tra il Comune e la Regione.

Con l'Amministrazione Giachello, dopo 4 giorni dall'insediamento della Giunta, abbiamo richiesto un incontro con AIPO per essere informati sull'avanzamento lavori e sullo stato dell'arte.

A febbraio 2015 la Conferenza dei Servizi relativa alla fase di VIA ha espresso il proprio parere e ha consentito l'avvio ufficiale del provvedimento amministrativo del progetto. A febbraio 2015 è seguita l'approvazione del "progetto preliminare di sistemazione e rinforzo della sponda sinistra del Po" in seduta di Consiglio. Da quel momento è stato avviato l'iter progettuale e realizzativo che ha portato ai giorni nostri.

Tante furono le polemiche da parte degli abitanti della Regione Colombaro per essere stati esclusi territorialmente dalla realizzazione dell'argine e per non essere stati informati anzitempo. Presentarono ricorso al Tribunale delle Acque, come Amministrazione incaricammo l'Ingegner Codo in qualità di perito al fine di valutare nei dettagli la situazione e le eventuali strade da percorrere , ma non fu possibile fare nulla in quanto era troppo tardi e come ci consigliarono, il rischio era che richiedere una sospensione poteva comportare la perdita del contributo e compromettere la futura realizzazione del l'opera. Abbiamo comunque richiesto la possibilità di approfondire uno studio per effettuare un intervento in tempi successivi e a tal fine ci siamo recati presso gli Enti, si è proceduto a svolgere sopralluoghi sul territorio con i referenti specializzati e non è certamente mancato il nostro interessamento. Il lato positivo è che oggi pare che non ci siano più particolari lamentele da parte degli abitanti della Regione Colombaro a fronte di una situazione immutata rispetto a qualche anno fa e probabilmente questo deriva dalla maggior capacità di persuasione e convincimento emersa da questa Amministrazione.
Quindi, ciò che mette in evidenza Borasio nel suo "excursus" e cioè la mancata analisi del progetto e di conseguenza la possibilità di intervenire per negligenza dell'Amministrazione Giachello, non ci sta bene perchè non corrisponde a verità. Il sindaco può affermare tutto ciò che vuole, ma i dati, le date e la storia sono state riepilogate in questa comunicazione.
In conclusione, secondo noi, sarebbe decisamente più costruttivo cogliere l'aspetto positivo: dopo decenni, dopo un tortuoso percorso che caratterizza quasi sempre la realizzazione delle opere pubbliche di una certa portata, finalmente la la Regione Piemonte/AIPO sta realizzando un'opera di fondamentale importanza per la sicurezza del Paese e non ci sono "medaglie" da conquistare o meriti da attribuirsi per essere stati "i più bravi".

Tutte le Amministrazioni che si sono succedute nei decenni trascorsi, hanno dimostrato il proprio interessamento e hanno dato il loro contributo e finalmente è arrivato il risultato».

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