La Collina piange il grande cuore granata
Era molto attivo nella associazioni.
Se ne è andato alla soglia dei novant’anni (era nato a Brusasco Cavagnolo il 23 novembre 1932) Carlo Gavosto, da sempre attivo nelle associazioni brusaschesi dove ricoprì svariati incarichi tra cui Consigliere e Segretario della Pro Loco di cui è stato uno dei soci fondatori; molti lo ricorderanno ancora alla cassa durante le feste patronali o le cene sociali.
La Collina piange il grande cuore granata
Se ne è andato alla soglia dei novant’anni (era nato a Brusasco Cavagnolo il 23 novembre 1932) Carlo Gavosto, da sempre attivo nelle associazioni brusaschesi dove ricoprì svariati incarichi tra cui Consigliere e Segretario della Pro Loco di cui è stato uno dei soci fondatori; molti lo ricorderanno ancora alla cassa durante le feste patronali o le cene sociali.
Anna Marolo, Presidente per dodici anni, che di Carlo ha un ricordo molto bello, della sua semplicità e della sua gioia che esprimeva con un bel sorriso, lo ricorda molto attento e attivo, orgoglioso ed entusiasta durante le manifestazioni, che allora erano ben dodici nel corso dell’anno e, in particolare per i nuovi eventi che si andavano ad attivare con grande collaborazione ed entusiasmo dei brusaschesi.
Il ricordo
«Carlo rivestiva tuttora la carica di Vice Presidente del Velo Club. - dicono Anna Marolo e Claudio Borio che ci hanno fornito un prezioso contributo per ricordare Carlo - Di Carlo è bene ricordare anche la granitica fede calcistica per il Torino, era sua abitudine girare per il paese, magari quando andava a comprare “Tuttosport” con una sciarpa e berretto granata.
La famiglia Gavosto è originaria di Cortiglione di Robella, il papà di Carlo, Florindo e la mamma Giovanna, si erano stabiliti a Brusasco dopo la guerra dove Florindo commerciava in cereali. Molti, tra i non più giovani, ricorderanno ancora i temibili problemi di aritmetica del Maestro Sasso che iniziavano con “Il commerciante Florindo Gavosto ha venduto un quintale e mezzo di grano al prezzo di … ”.
Florindo, oltre che abile commerciante, era anche un appassionato e bravo giocatore di carte e appena poteva sgattaiolava dal magazzino che gestiva in via Martiri della Libertà e dalla vigilanza attenta della moglie per andare da “Nicola” a farsi una partita a “tarocchi” o “mitigati”.
Il primo figlio dei Gavosto, Felice (1921 – 2017) è stato professore di Medicina interna alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino e co-fondatore dell'Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo.
Ha formato intere generazioni di medici e ricercatori e fondamentali sono ancor oggi i suoi studi sull’ematologia e sulle malattie del sangue.
Il figlio di Felice Gavosto, Andrea, è Direttore della Fondazione Agnelli, autore di pubblicazioni scientifiche su temi di istruzione, economia del lavoro, economia industriale e regolamentazione nelle comunicazioni.
I suoi studi sono incentrati sulle attività e risorse per l’educazione (scuola, università, apprendimento permanente) come fattore decisivo per il progresso economico e l’innovazione, per la coesione sociale e per la valorizzazione degli individui».