«I sacchi delle esumazioni lasciati lì da oltre tre anni: è una vergogna»
Carmine Speranza, capogruppo di minoranza, sottolinea un altro aspetto del cimitero del capoluogo.
Torna nell’occhio del ciclone il cimitero di Crescentino, quello di viale Rimembranza.
«I sacchi delle esumazioni lasciati lì da oltre tre anni»
E, ancora una volta, a sollevare le proprie perplessità è il consigliere d’opposizione Carmine Speranza.
Questa volta sono una serie di sacchi bianchi a sollevare la sua indignazione e lo portano a chiedere maggiore attenzione all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Ferrero.
«Sino a pochi giorni fa, in un’area del cimitero del capoluogo, accessibile a tutti perché non era ancora chiusa con un lucchetto, erano riposti tantissimi sacchi bianchi al cui interno ci sono i resti delle esumazioni. Sacchi che sono lì da anni, almeno tre - spiega il consigliere Speranza - Adesso quei sacchi sono ancora lì riposti, si possono vedere dalle fessure ma alla porta è stato messo un lucchetto. Forse qualcuno mi ha visto che stavo guardando, cercando di capire cosa fossero e perché fossero ancora lì, ed ecco che è comparso il lucchetto. L’area dunque non è più accessibile ma per lungo tempo lo è stato. Ed è una vergogna, una cosa intollerabile. Il Comune, e l’Amministrazione lo sa, avrebbe dovuto smaltirli. Ma qual è il problema di smaltirli? Il costo. E’ un’operazione dispendiosa che non dà certo visibilità come invece organizzare eventi e feste, non ultimo l’appuntamento di Halloween, anche in biblioteca. Smaltire quel materiale, anzi non ne da proprio ma è necessaria per il decoro del nostro cimitero».
«Gravissimo»
Speranza è indignato di quanto ha visto e di quello che è ancora presente: «Lo trovo un fatto gravissimo a cui l’Amministrazione comunale dovrebbero subito dare una risposta con i fatti. Provvedere subito allo smaltimento, a liberare quell’area da quei sacchi. Amministrazione Ferrero, è ora di iniziare a pensare alla cose importanti, basta dedicarsi alle feste anche se queste piacciono alla popolazione perché così si vuol solo sperperare il denaro pubblico.