Il territorio piange il volontario dal cuore grande Enzo Pilato
Aveva lavorato per anni al Gruppo finanziario tessile. Si è spento all’età di 67 anni
Enzo Pilato, il volto del volontariato. L’uomo che subito dopo la sua famiglia, che tanto amava, metteva il prossimo, le persone in difficoltà, le persone sole. Chi aveva bisogno di un aiuto sapeva che poteva contare su di lui, sul suo grande cuore e la sua immensa generosità.
Il territorio piange il volontario dal cuore grande Enzo Pilato
Enzo Pilato, era un uomo veramente molto buono come attestano le tante dichiarazioni di stima e di affetto che in questi giorni hanno raggiunto i suoi cari.
Aveva sempre lavorato alla GFT, Gruppo finanziario tessile, a Torino prima di raggiungere la pensione. Un lavoro che ha amato e ha svolto sempre con cura e dedizione.
Poi l’arrivo della pensione. Ed ecco che per Enzo si sono aperte le porte del mondo del volontariato. Da quel giorno ha potuto dedicare tutto se stesso alle realtà che sosteneva, vale dire Vita Tre di Torrazza e la Croce Rossa di Chivasso.
Per Vita Tre era un vero e proprio punto di riferimento: impossibile dimenticarlo alla guida delle auto dell’associazione mentre accompagna qualche associato a visite e controlli. Lui, sempre operativo, era capace di mettere a proprio agio le persone che accompagnava, non facendole pensare nemmeno alle difficoltà che sarebbe andata in contro.
I ricordi
Un cuore grande come ricorda il presidente del sodalizio Piero Montanini: «Prima di tutto un grande amico e un volontario stupendo sempre pronto in qualsiasi evenienza non solo come autista ma anche nelle altre attività dell'associazione. Un valido consigliere del direttivo che ha portato la sua esperienza e umanità verso le persone più bisognose. Ci mancherà tantissimo non solo come volontario ma come uomo». La sua, infatti, era una figura importante. Era sempre presente alle attività del gruppo. Anche quando il Covid19 ha rivoluzionato le vite di tutte noi, lui si è sempre speso per la sua comunità.
Così come in Croce Rossa. Ecco, Enzo c’era sempre per qualsiasi servizio. E il presidente Bruno Borsano così lo ha ricordato durante l’ultimo saluto: «Ciao Enzo (Vincenzo), ridendo e scherzando, come era tuo solito, hai voluto lasciarci senza se e senza ma. Per la Tua Croce Rossa è una grande perdita, certamente per i servizi che hai sempre svolto con amore verso i pazienti, ma ci lasci un grande vuoto. I tuoi ingressi in sede con allegria e burloneria che a volte si concludevano con l’inizio di discussioni interminabili (ho ragione io, no ho ragione io) con un solo finale: si saliva sul mezzo per svolgere il servizio insieme. Nell’ultimo mese si vedeva traspirare della tue parole e dal tono che qualcosa non andava e mi ripetevi questa volta non ce la faccio. Io ti ripetevo “non scherzare vedrai che tutto si sistemerà!”. Non doveva finire così, ti abbiamo portato al Mauriziano pochi giorni fa. Purtroppo ti saluto a nome di tutti i tuoi amici della Croce Rossa di Chivasso. Ciao Enzo!».
Enzo con la sua scomparsa all’età di 67 anni, lascia un grande vuoto nella moglie Lucia, dei figli Roberto e Stefano, della mamma Maria, del fratello Maurizio e della sorella Ester.
«Papà dava una mano grossa a me e mio fratello nella vita di tutti i giorni - racconta il figlio Roberto - E poi dedicava la sua vita agli altri, con la pensione il suo tempo libero era per Croce Rossa e Vita Tre.