Italia quartultima nel time to hire, il processo di selezione che incide sui costi e sulla produttività aziendale

Italia quartultima nel time to hire, il processo di selezione che incide sui costi e sulla produttività aziendale
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Ogni azienda deve affrontare una serie di costi, fissi o variabili, che incidono sul budget aziendale. Tra queste spese ce ne sono alcune nascoste come il time to hire, cioè la velocità con la quale si assume un dipendente per un posto vacante. 

Secondo alcune indagini l'Italia è uno dei paesi più lenti nell'assunzione di nuovo personale, a causa della complessa burocrazia e della minore flessibilità nelle assunzioni e nei licenziamenti. Si stima che nel Belpaese ci vogliono ben 36 giorni per concludere un processo di selezione e procedere quindi all'assunzione. Solo 3 paesi fanno peggio e cioè Brasile, Francia e Svizzera.

Naturalmente incidono altri fattori specifici come il settore, la figura professionale ricercata, il grado di anzianità richiesto e anche la strategia di ricerca e selezione del personale all'interno di un'azienda.

Un time to hire troppo elevato si trasforma in costi aggiuntivi, da sostenere per coprire una posizione rimasta scoperta, e incide negativamente anche sulla produttività. Attenzione però, perché anche un processo di selezione troppo veloce potrebbe essere controproducente.

C'è il rischio infatti di assumere figure che in realtà non hanno i requisiti necessari per ricoprire un determinato ruolo, cosa che aumenterebbe ulteriormente le difficoltà e le criticità per l'azienda.

Le nuove modalità di recruiting si basano sul funnel di selezione, una sorta di imbuto che filtra preventivamente i curricula che arrivano per esaminare solo quelli realmente in linea con la posizione richiesta.

Anche questo processo porta via molte risorse ed energie ai dipendenti di un'azienda, che di fatto non possono concentrarsi sul reale core business dell'attività.

Il discorso si complica ancora di più se all'interno dell'azienda non c'è una figura specifica che si occupa di Human Resources.

Bisogna poi fare un'altra considerazione: l'offerta di lavoro deve essere accattivante e in grado di attrarre candidati di valore e i migliori talenti del settore.

In tal caso si parla di employer branding, cioè la capacità di un'impresa di presentarsi sul proprio mercato di riferimento come un datore di lavoro affidabile, autorevole e di prestigio.

Bisogna quindi fare alla base un lavoro che esalta i valori di un'impresa che costituiscono l'identità aziendale, ottenendo così un vantaggio strategico sugli altri competitor.

Tutti questi processi richiedono però dei costi in termini di spese e di energie non indifferenti, che possono essere tranquillamente bypassati o automatizzati con piattaforma specifiche, come Jobtech, sito verticalizzato sulla ricerca di personale.

Jobtech è un'agenzia di lavoro online dalla forte connotazione digital, il partner strategico ideale per le aziende che hanno a disposizione un pool di esperti che si occupano di tutti i processi indicati rendendo la selezione veloce e stress free.

L'interfaccia è estremamente intuitiva e le aziende possono sfruttare i servizi all'avanguardia di Jobtech, che in automatico seleziona e filtri solo i CV in linea con i requisiti richiesti per rendere molto più snello e fluido il processo di selezione e di assunzione.

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