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E' di Livorno il nuovo allenatore del Brescia

La città è fiera del suo allenatore che guida la squadra in Serie B

E' di Livorno il nuovo allenatore del Brescia
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Il Brescia cambia guida tecnica e sceglie Davide Possanzini. Una scelta obbligata dopo l’esonero del mister che in questa stagione ha registrato nove partite consecutive senza successo e 4 sconfitte di fila.

E' di Livorno il nuovo allenatore del Brescia

Ma perché PrimaChivasso.it si interessa a Possanzini e al Brescia?
Perché il suo nuovo allenatore è niente poco di meno un livornese. Certo, non di nascita perché lui è nato a Loreto il 9 febbraio 1976 ma qui ha vissuto la sua giovanezza, si è sposato (e poi separato) e ha cresciuto sua figlia Camilla Possanzini, che proprio in questi giorni è protagonista del Carnevale livornese perché veste i panni della Lola, personaggio storico. Possanzini, infatti, come ricordano in molti a Livorno è giunto in città quando ha iniziato a militare nella Primavera del Torino, dopo aver dato i primi calci al pallone nella Scuola calcio Gabetto. A Torino raggiunge i primi risultati importanti. Nella Primavera, infatti, vince il Torneo di Viareggio nel 1995.

Una lunga carriera da calciatore

Ma non si ferma in Piemonte. La sua carriera lo vedrà girare in tutta Italia, giocando anche sui campi della vicina Svizzera. Diventerà un altro orgoglio livornese.
Possanzini, infatti, sin da giovane si comprende che ha un grande talento. E lo aveva capito il Lecco che nel 1996 lo porta con sé in serie C2. L’anno successivo, sempre in C2, gioca con la casacca del Varese. Tira il rigore decisivo che porta la squadra in C1 l’anno successivo. Ma lui, dopo appena due partite dall’inizio della nuova stagione di campionato, si trasferisce alla Reggina. Con Fabio Artico formano la coppia gol che permette alla squadra di conquistare la prima storica promozione in Serie A.
E così vola nella massima serie, gioca al fianco di Andrea Pirlo  e ottiene vittorie importanti. Poi a gennaio 2001 il passaggio alla Sampdoria. Ha giocato poi nel Catania, nell'AlbinoLeffe, nel Palermo (in Serie A), nel Brescia, nel TAS di Losanna, nel Lugano in Svizzera concludendo la sua esperienza nella Cremonese. E’ il 2012 quando appende le scarpette al chiodo, ma non abbandona il campo da calcio.
Nei suoi anni di calciatore, Possanzini ha naturalmente giocato anche in Coppia Italia e Coppia Italia Lega Pro: 36 presenze e otto reti.

I suoi successi in panchina

E’ il novembre 2012 quando  consegue il titolo di Allenatore Uefa-B rilasciato dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Pochi mesi dopo diventa il tecnico degli Allievi Nazionali Professionisti B del Brescia.
Anche la sua carriera di allenatore è ineccepibile. Inizia nella Primavera del Brescia, poi passa al Foggia e al Palermo. Nell'ottobre 2017 segue De Zerbi a Benevento come allenatore in seconda. Poi l’ingaggio del Sassuolo come allenatore in seconda e poi ancora nel Šachtar, andando a ricoprire il ruolo di vice della squadra ucraina. Scoppia la guerra e Possanzini, con tutto il team, è costretto a lasciare il Paese.
Rientrato in Italia, Possanzini torna al Brescia dopo sei anni, prendendo nuovamente la guida della formazione Primavera. E ora, dopo l’esonero del mister, la società gli ha affidato la guida della Prima Squadra. E Livorno è fiera di vedere il suo “ragazzo” sulla panchina biancoazzurra, quel giocatore che nella sua carriera ha segnato 134 reti, più di 350 le sue presenze in campo.

Le parole della figlia

E naturalmente la sua fan numero uno è la figlia Camilla che racconta: «Sono molto contenta per lui, è sicuramente un “salto” per la sua carriera e so che è molto legato al Brescia avendo fatto parte anche lui della stessa squadra in passato. Sono molto felice e spero che possa diventare una lunga e bella esperienza per lui».

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