CIGLIANO

Scuola Marengo, le VIDEO DOMANDE di Bobba al sindaco

Già senatore e deputato, chiede a Marchetti perché non abbiamo intenzione di ascoltare il paese

Scuola Marengo, le VIDEO DOMANDE di Bobba al sindaco
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Non passa settimana senza che gli attori della politica locale non discutano sulla scuola dell’infanzia Ortensia Marengo di Cigliano.
Luigi Bobba, già senatore e deputato, ma sempre molto legato alla sua Cigliano dove vive ancora oggi, fa una riflessione ponendo quattro domande all’attuale primo cittadino Diego Marchetti.

Scuola Marengo, le domande di Bobba al sindaco

«Il sindaco nel settembre del 2019 ha dichiarato che la scuola era sicura - spiega Bobba - Tant’è che proprio in quell’estate era stato autorizzato il centro estivo. Presumibilmente quelle affermazioni erano state fatte dopo aver consultato i documenti in suo possesso, lo studio di Chiocchetti e di Audenino. E proprio a fine anno, Marchetti ha approvato una variazione di bilancio per riparare i danni. C’è una delibera del novembre 2019 nel quale si incarica l’ingegner Furno di indicare i lavori necessari e di quantificarne la spesa. E in quest’ultimo studiosi prevedono interventi per 250mila euro. Va ricordato che nell’ottobre del 2020, Furno fa anche una precisazione nella quale ribadisce che le fondazioni non sono la causa della richiesta di inagibilità della scuola ma i problemi sono solo legati agli appoggi del tetto e per questo si era resa necessaria la chiusura della scuola per effettuare i lavori. Ma un anno dopo si cambia totalmente strada: con l’arrivo del nuovo responsabile dei lavori pubblici nel 2020 si decide che la strada corretta è il suo battimento e dunque si dà il via a una serie di lavori all’Istituto Comprensivo Don Evasio Ferraris, lavori provvisori dal valore di 300mila euro. La domanda: cosa ha scatenato questo cambio di marcia, passando dalla ristrutturazione al suo abbattimento? Il secondo tema che voglio affrontare sono le perizie che l’amministrazione Marchetti ha effettuato su questa struttura. Posso capire che abbiamo voluta una perizia aggiuntiva dopo il suo insediamento. Dunque l’incarico a Furno dal valore di 9mila euro. Mi domando come mai però si sia resa necessaria anche un’altra perizia, dunque allo studio Masera, questa volta con un impegno di spesa di 47mila euro. Qual è la differenza tra questi due studi visto la differenza della spesa? La relazione Masera non è uno studio più approfondito rispetto a quanto fatto dall’ingegner Furno. Anzi è proprio il primo che dice che si dovranno fare degli studi più approfonditi a seconda della scelta che si farà. Dunque, perché un secondo studio se già c’era quello di Furno?
Terzo tema: lo studio Matera consegna la relazione e la Giunta sceglie di optare per l’opzione più onerosa cioè l’abbattimento e la ricostruzione della scuola. Gli ex sindaci Anna Rigazio e Giovanni Corgnati presentano però un’istanza di riesame e di autotutela, più di 1000 cittadini aderiscono una raccolta firme. mi domando, ma se mille cittadini ti chiedono di fermarti e fare delle verifiche ulteriori che lo studio Matera non ha fatto; perché non farlo? Questi cittadini non ti hanno detto di rincominciare, ma ti hanno solo chiesto di fare un collaudo dell’edificio. Inoltre mi domando perché non si è rivolto al progettista che era stato incaricato dal sindaco Ketty Perinotti. Si vuole dare ascolto ai cittadini? Manifestazioni, raccolte firme ed ex sindaci che presentano i documenti. Qual è la ragione per la quale non si prende in considerazione la documentazione presentata? Perché non si risponde all’istanza degli ex sindaci? Magari ascoltare i cittadini una volta sarebbe un segnale importante da parte del sindaco».

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