Salta il Centro estivo
«Siamo dispiaciuti, perché non avete iscritto i bimbi?»
Anche quest’anno il Centro estivo comunale non si svolgerà. Eppure l’Amministrazione Magnone, e in prima linea la consigliera Veronica Pagliarulo, hanno tanto lavorato affinché potesse prender piede questa attività.
Salta il Centro estivo
Anche quest’anno il Centro estivo comunale non si svolgerà. Eppure l’Amministrazione Magnone, e in prima linea la consigliera Veronica Pagliarulo, hanno tanto lavorato affinché potesse prender piede questa attività.
Il commento del consigliere
«L'Amministrazione comunale ha da sempre cercato di garantire i servizi scolastici del pre e post scuola e dei centri estivi, anche nel periodo della pandemia, ma negli ultimi anni alcuni servizi non sono stati attivati perché non è stato raggiunto il numero minimo d'iscritti e il comune, al fine di andare incontro alle famiglie che necessitano un servizio ha integrato le quote mancanti. - spiega Pagliarulo - Negli ultimi due anni sono pervenuti dei finanziamenti per i centri estivi che sono stati utilizzati per venire incontro alle famiglie; la scorsa estate è stato attivato un servizio solo pomeridiano pagato per metà dalle famiglie e metà dal comune. Viste le critiche degli scorsi anni abbiamo accettato la proposta di una nuova associazione a seguito di una ricerca di mercato che consentisse un prezzo concorrenziale in linea con altre proposte del territorio. Ma non è stato comunque raggiunto un numero tale da attivare il servizio. Questo porta a pensare che le famiglie abbiano fatto altre scelte, certamente lecite anche se ciò mi rammarica soprattutto per tutto il lavoro svolto dall'associazione che si è prodigata per proporre un open day, con offerta di una merenda, di gadget per bambini. Allo stesso modo mi dispiace per l'entusiasmo e il lavoro svolto dagli amministratori che si interessano e collaborano per mettere in piedi pre e post scuola e centri estivi.
Ci piacerebbe capire il perché, se ciò sia dovuto ad un programma poco pertinente per i centri estivi oppure perché ormai tale servizio non è più oggetto di interesse per le famiglie.
È difficile capire quale sia la spiegazione di una mancanza alla partecipazione; ciò mette in dubbio anche la volontà di proporre tutti gli altri servizi».
Chissà se ora qualche genitore darà la propria valutazione, spiegherà al Comune il perché non si è raggiunto il numero minimo di bambino per avviare questo bel progetto.