Bomba a Chivasso, l'evacuazione domenica 23
Si è svolta oggi, giovedì 13 luglio, la riunione in Prefettura
Bomba a Chivasso, pronto il piano di evacuazione per le operazioni che si svolgeranno domenica 23 luglio 2023.
Bomba a Chivasso
«12 Maggio 1944, ore 9 del mattino. Per Chivasso sembra preannunciarsi una “tranquilla” giornata di guerra, non dissimile dalle molte a cui era stata abituata da ormai quattro anni. (...) Esattamente alle 9,35 il minaccioso rombo di una formazione aerea non lascia più dubbi sulla destinazione e prelude all’apparizione in cielo, provenienti dalla collina in direzione di Asti, di una quarantina di bombardieri americani. (...) E’ il bombardamento a tappeto. Per Chivasso cominciano i cinque minuti, più funesti della sua storia contemporanea. Crollano case, si aprono voragini, la gente cerca scampo nelle cantine, nei fossati, corre all’impazzata per raggiungere la campagna, accecata dai bagliori delle deflagrazioni, soffocata dal denso fumo. Le bombe cadono a grappoli sulle teste dei chivassesi e sembra veramente la fine dell’intera città».
E’ Pietro Nolli, presidente dell’associazione bersaglieri di Chivasso, a raccontare in un libro i terribili minuti del bombardamento alleato subito dalla città.
Sono passati quasi ottant’anni da allora, ma l’eco della Seconda Guerra Mondiale sembra non essersi ancora spento.
Il ritrovamento
E’ giovedì 6 luglio quando un operaio impegnato per conto dell’Aipo nella realizzazione dell’argine lungo la sponda sinistra del torrente Orco si accorge di aver toccato, con il suo escavatore, un grosso oggetto metallico.
Possiamo solo immaginare cosa può aver pensato alla vista di quell’ordigno, una bomba d’aereo da 1000 libbre modello AN-M 65 GP HE, di fabbricazione americana. Talmente comune da diventare caso di studio per chi intraprende la carriera Prefettizia: «Il suo peso complessivo - si legge in un documento didattico - è stimato in circa 449 kg ed al suo interno potrebbe contenere circa 253 kg di alto esplosivo (verosimilmente TNT). La lunghezza del corpo è di ca. 134,87 cm ed il diametro massimo misurato è di 47,76 cm; lo spessore dell’involucro è di 1,27 cm. E’ stato identificato un doppio sistema di attivazione, ovvero una spoletta di naso AN-M 103 (armata) ed una di coda AN-M 102 (armata), a funzionamento meccanico, rispettivamente a percussione e concussione».
Da giovedì 6 luglio via Curie è presidiata dai Carabinieri della Compagnia di Chivasso e dagli agenti della polizia locale, con continui sopralluoghi degli artificieri del 32° Reggimento Guastatori Fossano, in seno alla Brigata Taurinense, con l’appoggio della Croce Rossa di Chivasso e del Corpo Militare della Cri.
Martedì scorso si è svolta una riunione operativa in Prefettura, durante la quale il sindaco Claudio Castello ha premuto più volte sul tema della sicurezza, segnalando come a pochi metri dall’ordigno vi siano lo stabilimento della Nippon Gases (ad alto rischio), un oleodotto, un deposito carburante e la linea ad alta velocità. Castello ha poi sollevato il dubbio che vi siano altre bombe che potrebbero interferire con le operazioni, chiedendo una bonifica sistematica che sarà poi realizzata da Aipo.
Gli artificieri hanno chiesto otto giorni di tempo per concludere la messa in sicurezza dell’area, con la realizzazione intorno all’ordigno di camere di contenimento in sabbia in quanto il terreno «naturale» è formato da pietrisco.
Le operazioni domenica 23
Si è svolta oggi, giovedì 13 luglio, la riunione in Prefettura, durante la quale è stata fissata la data del recupero dell’ordigno che sarà poi fatto brillare in un’area militare. E' stata stabilita la data di domenica 23 luglio 2023. Alle 4 inizierà l'evacuazione, che coinvolgerà almeno cento persone (tra cui due disabili) residenti in un raggio di 700 metri, mentre gli artificieri inizieranno a lavorare alle 5.45.
Sarà una domenica decisamente complessa, dato che per almeno tre ore saranno chiusa la strada per Brandizzo, l’autostrada Torino Milano, la linea ferroviaria storica, quella dell’alta velocità e l’intero spazio aereo sopra la città. Questo causerà non pochi disagi sia ai viaggiatori su Caselle che per le altre rotte che transitano su Chivasso. Sarà anche disattivata la linea elettrica.
L'ordigno sarà poi fatto brillare a Ciriè nella mattinata di lunedì 24 luglio.