Il paese piange la perdita di una donna straordinaria

Una comunità sconvolta quella di Lauriano per la morte di Antonia Moretti, che ha combattuto contro una malattia che non le ha lasciato scampo.

Era una donna straordinaria

Aveva 61 anni ed era una donna molto apprezzata a Lauriano dove viveva con il marito Francesco Berta circondata dall’amore dei figli Federica con Alessandro e Luigi con Alessia, la nipote Alice, la mamma Giuliana i fratelli e la sorella con le rispettive famiglie.

Era vicepresidente della Pro Lauriano, una cuoca eccellente e una persona che si dava molto da fare per organizzare le manifestazioni. Durante i funerali che si sono svolti lo scorso giovedì nella chiesa parrocchiale di Lauriano, la Pro Loco ha voluto ricordare Antonia con parole profonde che sottolineano la stima che il gruppo nutriva per lei: «Carissima Antonia, grazie per averci permesso di camminare insieme a te, di averci insegnato molto in questi giorni, di aver lavorato tanto con rispetto ed entusiasmo, grazie per l’affetto e la preziosa amicizia. In questi giorni, ci siamo detti che il Signore in cielo avrà grandi cose da fare, visto che sta chiamando a sé tutti i migliori.
Proprio il giorno dell’Assunzione, la Madonna ti ha avvolto nel suo mantello ti ha portata con sé.
Tu così credente e devota, adesso che ci guardi da lassù, aiutaci perché per noi è difficile capire e accettare la tua precoce partenza. Ciao cara Antonia, sarai sempre con noi».

Un punto di riferimento

Con Antonia è volata in cielo una figura di riferimento per la comunità di Lauriano, una donna che amava stare tra la gente e che dava molto dal punto di vista umano a chi le stava accanto. Era un vero esempio per tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di incrociare il suo cammino e condividere con lei alcuni momenti della sua vita terrena.
Antonia era una mamma e nonna esemplare, una donna con molti interessi, ma in primis veniva la sua amata famiglia che ha sempre accudito e ricoperto di attenzioni. Era instancabile e non si tirava mai indietro quando c’era da aiutare qualcuno.

Era una donna devota e cantava nel coro parrocchiale e proprio le amiche della corale l’hanno voluta ricordare così: «Cara Antonia come è difficile oggi essere qui per salutarti, pensavamo di avere più tempo, ma ti vogliamo ringraziare per la forza e il coraggio con cui hai affrontato tutto, senza perdere il sorriso e la speranza nel cuore che qualcosa sarebbe cambiato…
Un coro non è solo un gruppo di persone che usano la voce per creare canti e armonie, per noi è sempre stato soprattutto: amicizia, condivisione, solidarietà e tu sei stata, sei e sarai sempre parte del nostro coro, anche se ora ci sentiamo più sole, guardando il tuo posto vuoto.
Quanti ricordi affiorano alla mente: quando ti abbiamo chiesto di venire a cantare con noi, stavamo affettando i panini per il rinfresco di uno dei concerti di San Benigno, ci dicesti che ti sarebbe piaciuto, ma non osavi chiedercelo, perché era da tanto che non cantavi più in un coro.
Ti sei rivelata un ottimo soprano, non volevi mai metterti in prima fila, ma un anno siamo riuscite e convincerti a cantare da solista una strofa di “I will follow him”, durante un concerto, ricordiamo il tuo impegno nell’ottenere un ottima pronuncia dell’inglese e la soddisfazione di essere riuscita a vincere il timore di affrontare un pubblico.
Tu eri così: modesta, puntuale, affidabile, il tuo stile si potrebbe riassumere: “poche parole e tanti fatti”, e quando parlavi le tue parole erano sempre pertinenti e sagaci.
Ti abbiamo sempre stimata come donna, madre e moglie, ruoli che svolgevi senza ostentazione, con il tuo stupendo sorriso che nascondeva una sofferenza fisica ed emotiva, perché non volevi mostrare la fatica di tutto quello che hai dovuto sopportare… Anzi ci trasmettevi sempre energia positiva. Ci mancherà il tuo sorriso, la tua allegria, la tua voglia di fare e il tuo entusiasmo nell’organizzare e partecipare a tutti i nostri eventi.
Ci mancherà non vederti più arrivare con la tua bicicletta, incurante del caldo del freddo o della pioggia, sempre pronta a dare una mano, con gli occhi ben aperti alle necessità di chi ti circondava.
Ora canti con gli Angeli e Gesù, certamente, nel prepararti un posto ti avrà dotato di una bella bicicletta, tutta per te , per pedalare da una parte all’altra del Paradiso.
È stato bello e facile volerti bene, una gioia e un onore condividere con te un tratto del nostro cammino, sei stata un esemplare compagna di coro “You will always follow us” ci seguirai sempre, ovunque canteremo. Ora guardaci da lassù, ci mancherai sempre!».