BRUSASCO

«Casa di riposo chiusa, quale futuro?»

Sono state presentate tre interrogazioni da parte del gruppo di minoranza formato da Giacometto, Marolo e Testore

«Casa di riposo chiusa, quale futuro?»
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La minoranza consiliare composta da Anna Marolo, Carlo Giacometto e Daniele Testore ha depositato presso gli uffici comunali tre interrogazioni rivolte al primo cittadino Giulio Bosso.

Nuova area verde

La prima è relativa al progetto per la nuova area verde in prossimità del piazzale La Fenice. I tre chiedono quali siano le esigenze urgenti e indifferibili e se rientri in un più ampio progetto strategico in termini di maggior decoro e/o di attrattività del paese. Il secondo riguarda i locali ad uso biblioteca presso Palazzo Ellena. IIl terzo pone un quesito molto importante per la comunità ovvero quale sarà il futuro della residenza Annunziata in frazione Marcorengo.

Ma entriamo nello specifico del primo documento dove i tre consiglieri scrivono: «Nel corso del Consiglio comunale del 5 agosto è stata illustrata la proposta di deliberazione consiliare avente ad oggetto: “Bilancio di previsione 2023/2025 - Assestamento generale al mese di luglio 2023 - Variazione con applicazione dell’avanzo risultante al 31 dicembre 2022 e contestuale modifica del Documento Unico di Programmazione (DUP)”, poi approvata con voto favorevole del gruppo consiliare di maggioranza. Nel corso della discussione il nostro gruppo consiliare aveva evidenziato una serie di spese da effettuare nell’anno 2023 e che avrebbero trovato copertura finanziaria tramite l’utilizzo di una quota dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2022, pari ad euro 185.900 euro; evidenziato come fra alcune spese certamente condivisibili e altre urgenti - quali la manutenzione straordinaria delle strade comunali, la manutenzione straordinaria dell’edificio scolastico, la messa in sicurezza della tensostruttura, la riqualificazione dell’area verde del Parco del Po, l’acquisto di attrezzature per il parco giochi - avesse fatto capolino anche la destinazione di ben 20.000 euro per la realizzazione di una nuova area verde “in prossimità del piazzale La Fenice”, per la quale già in quella sede si erano richieste informazioni maggiormente approfondite, i Consiglieri comunali interrogano il Sindaco e/o l’Assessore competente per sapere: quale sia nel dettaglio il progetto per la nuova area verde in prossimità del piazzale La Fenice, a quali esigenze urgenti e indifferibili risponda e se rientri in un più ampio progetto strategico in termini di maggior decoro e/o di attrattività del paese».
La minoranza punta l’attenzione su Palazzo Ellena e in particolare sui locali utilizzati dalal biblioteca dove emerge che sono presenti alcune problematiche legate alla pavimentazione di alcune stanze dello stabile: «Vogliamo sapere se il sindaco abbia disposto un sopralluogo da parte del tecnico comunale incaricato e quale esito abbia avuto, nonché se sia stato redatto il verbale e previsto l’eventuale rilascio del relativo parere d’idoneità del pavimento a sorreggere il passaggio di volontari e utenti; se l’Amministrazione fosse a conoscenza di tale problematica già in precedenza o, in caso contrario, perché non lo fosse, trattandosi di locali di proprietà pubblica adibiti ad un servizio per la cittadinanza e se i volontari e gli utenti che la frequentano abbiano la copertura assicurativa, per evitare che incidenti, peraltro già occorsi ad un volontario, determinino problemi per la proprietà dell’immobile».

«Casa di riposo chiusa, quale futuro?»

In seguito all’urgente sgombero per inagibilità a seguito di parziale cedimento strutturale del fabbricato ad uso RSA situato a Marcorengo, i tre consiglieri chiedono se rispetto alla chiusura di inizio settembre dell’edificio ci sono stati degli aggiornamenti soprattutto per quanto concerne gli ospiti e alla ricollocazione dei dipendenti in altre strutture del gruppo che gestisce la Residenza Annunziata; se sia stata prodotta dalla proprietà una perizia strutturale dell’immobile, in seguito all’ordinanza di chiusura; se presso gli uffici comunali sia rintracciabile la perizia idrogeologica del terreno su cui sorge l’edificio e se da essa risulti la presenza nell’area di un rischio idraulico che potrebbe aver determinato conseguenze dirette alla struttura.

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