Distretto del Commercio della Collina, presentato il Bando
Il quadro economico approvato è di 150 mila euro cofinanziato per il 20 per cento dai Comuni e per l’80 dalla Regione
Bando d’Impresa nel Distretto del Commercio Collina del Monferrato Torinese. E’ questo il tema dell’incontro che si è svolto lo scorso mercoledì 27 settembre nella sala polivalente del Comune di Cavagnolo.
Distretto del Commercio della Collina, presentato il Bando
E’ infatti stato presentato il Bando d’Impresa rivolto ai commercianti e ai ristoratori dei Comuni di Cavagnolo (Comune capofila), Brozolo, Brusasco, Casalborgone, Castagneto Po, Lauriano, Monteu da Po, San Sebastiano da Po e Verrua Savoia. I sindaci di queste nove realtà collinari hanno infatti seguito con molta attenzione la procedura del bando.
«E’ ferma volontà politica delle amministrazioni dei Comuni del distretto - ha spiegato il sindaco Andrea Gavazza- di lavorare insieme a favore del commercio. Questo è sempre stato l’obiettivo dei programmi elettorali difficilmente calabile nell’azione reale. Ma, in che modo possiamo rendere davvero efficace il nostro intervento per lo sviluppo del commercio locale? Mediante un progetto tangibile che, per la prima volta, è stato intrapreso per poter fare arrivare dei contributi a sostegno delle attività: l’adesione ad un bando della Regione Piemonte destinato a stanziare risorse per imprese. L’ importante in questo progetto è l’identità territoriale: tutti i nove Comuni della collina hanno l’obiettivo sia di definire sempre più l’identità territoriale sia di trovare risorse a favore dei commercianti. Fondamentale è l’operato dei commercianti, le nostre comunità sono vive perchè è vivo il commercio. I commercianti sono i protagonisti assoluti della nostra realtà. Questo il motivo per cui abbiamo partecipato a tale bando e siamo stati fra i primi distretti ad aderire. Abbiamo buone possibilità di aggiudicarci i finanziamenti avendo precisi requisiti per la determinazione dei punteggi. Si è appena chiusa la cabina di regia che ha riunito le amministrazioni del Distretto e l’associazione di categoria Confesercenti che ci supporta in questo percorso. Il quadro economico approvato è di 150 mila euro cofinanziato per il 20 per cento dai Comuni e per l’80 per cento dalla Regione Piemonte. Ci sarebbero poi anche risorse per 63 mila euro destinabili a elementi distrettuali di arredo urbano per creare l’identità territoriale».
A fine anno la comunicazione
La parola è poi passata a Myriam Alù, funzionaria della Confesercenti che funge da manager del distretto collinare. «Sapremo nel mese di dicembre - ha riferito - se ci verranno assegnate dalla Regione queste risorse. Il contributo alle imprese è composto da 150 mila euro di cui il 20 per cento è a carico delle imprese mentre il restante 80 per cento a carico del distretto che verrà restituito ai commercianti come contributo a fondo perduto. Tale bando è destinato ad una determinata categoria: le imprese esercenti con attività di vendita diretta al dettaglio dei beni. Sono compresi in tale categoria i negozi al dettaglio, gli artigiani purchè esercitino la vendita al dettaglio, gli hotel purchè abbiano la somministrazione aperta al pubblico, le farmacie, le tabaccherie, i bar e i ristoranti, gli aspiranti imprenditori. Sono invece esclusi i servizi: le agenzie immobiliari e di viaggio, le aziende agricole, i bed and breakfast. La Regione li ha esclusi avendo già loro i propri canali. Che cosa si può fare con questi fondi regionali? Le imprese potranno realizzare ammodernamento e miglioramento dell’esteriorità dei negozi ma non all’interno. La sostituzione dell’insegna, la tinteggiatura e il risanamento della facciata adiacente all’ingresso, la sostituzione delle serrande, la sostituzione delle vetrine o delle tende parasole, l’illuminazione esterna del negozio, l’installazione delle zanzariere. I bar e i ristoranti possono rifare il dehors. Ci sarà poi la possibilità di eliminare le barriere architettoniche tramite pedane removibili. Si possono acquistare totem pubblicitari digitali da vetrina e software per l’implementazione digitale, si potranno seguire i corsi di formazione non obbligatoria e sostenere nuove aperture con l’acquisto di attrezzature per il negozio. La scelta positiva del distretto è di destinare alle imprese un contributo a fondo perduto molto alto: il distretto restituisce l’80 per cento, fino a 10 mila euro. Due le criticità: la prima è che i commercianti devono anticipare i lavori mentre in un secondo momento viene loro restituito l’80 per cento. La seconda è che è necessaria la regolarità contributiva. Quanto alla tempistica: a dicembre si saprà se abbiamo vinto, entro aprile 2024 è pubblicato il bando, a luglio 2024 esce la graduatoria, nell’autunno 2024 verranno fatti gli interventi, entro gennaio 2025 i commercianti dovranno rendicontare gli interventi al Comune, nel corso del 2025 verrà restituito l’80 per cento ai commercianti mentre ad aprile 2025 il distretto rendiconterà in Regione. Sarà un bando a sportello, se avanzano fondi, saranno ridistribuiti in maniera proporzionale fra i commercianti partecipanti».