LUTTO

L’addio a «Paky», era un gigante buono

Aveva solo 43 anni

L’addio a «Paky», era un gigante buono
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Lacrime e un immenso dolore per «Paky». C’è sgomento, venerdì mattina (6 ottobre), sul sagrato della Chiesa di Santa Maria di via Don Gnocchi a Settimo Torinese per le esequie di Pasquale Perillo, scomparso all’improvviso nei giorni scorsi.

L’addio a «Paky», era un gigante buono

Se n’è andato all’improvviso dopo un malore. Nonostante l’arrivo dei soccorsi e il trasferimento in ospedale per lui non c’è stato niente da fare. Stroncato così, senza alcun appello, a soli 43 anni. Un’ingiustizia, come la definiscono in molti tra i presenti alle esequie, che lascia sgomenti e soprattutto senza parole. Perché il silenzio è quasi paradossale. «Paky», così lo conoscevano tutti, era uno che la sua voce la faceva sentire, eccome.

Era un ultras del gruppo Tiger L84

«Era un gigante buono», ricorda chi con lui ha condiviso la curva degli ultras del gruppo Tiger L84, la nota società di calcio a 5 del nostro territorio. «Era un gigante buono e il suo vocione mancherà a tutti quanti noi» - ripetono sconsolati i compagni di curva che si sono presentati in massa con tanto di “maglietta d’ordinanza” -. Un ragazzone che ha partecipato con noi a tante manifestazioni sportive e che ha collaborato con noi per far crescere l’interesse di tutta la collettività attorno a questo nostro mondo sportivo».
C’è chi ne ricorda l’impegno e l’amicizia con i propri figli e chi lo ricorda ancora oggi come un marito e un padre esemplare per i suoi due giovanissimi figli Gabriel (che milita proprio tra le fila della L84) e Sara, e per la moglie Jessica.
A loro, insieme alla mamma Elisa, al papà Gabriele al fratello Mario con Giustina, alla suocera Anna, al cognato Marco con Elisabetta, ai nipoti Matteo, Nicolò, Francesco e a tutti i parenti, è arrivato lo stretto e affettuoso abbraccio di una comunità che è rimasta sconvolta per una scomparsa improvvisa e prematura.

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