CHIVASSO

Piscina coperta, il bando: o si vince o si... chiude

L’amministrazione cerca i fondi del Ministero (700 mila euro) inseriti nell’avviso «Sport e periferie»

Piscina coperta, il bando: o si vince o si... chiude
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Ammonta a 700 mila euro il contributo richiesto dall’amministrazione guidata dal sindaco Claudio Castello al Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’avviso «Sport e Periferie 2023» per promuovere lo sviluppo di infrastrutture sportive e favorire l’inclusione sociale, il benessere e la coesione delle comunità locali.

Piscina coperta, il bando: o si vince o si... chiude

La bella notizia è che in caso di «vittoria» del bando la Città di Chivasso avrà una piscina coperta quasi completamente rinnovata, la brutta è che in caso contrario l’impianto difficilmente potrà continuare a «vivere» a meno di (improbabili) forti investimenti da parte del Comune e dei gestori.

Il progetto di fattibilità è stato approvato dalla Giunta nella seduta del 9 ottobre, e prevede una serie di interventi legati all’impianto di via Gerbido che in sintesi si possono così riassumere: isolamento copertura vasca; sostituzione serramenti vasca; sostituzione caldaia a gasolio con pompa di calore elettrica; installazione 50 kW fotovoltaico; installazione 4 pannelli per solare termico; relamping (sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a led).

Il tutto per una spesa prevista di 900 mila euro: 700 mila legati come detto al bando «Sport e Periferie 2023», e 200 cofinanzati da Palazzo Santa Chiara con un mutuo.

Il progetto

«Le modifiche ed i miglioramenti da apportare all’impianto - si legge nella relazione generale a firma dell’architetto Bruno Maiolo della 2Mix Architetti - garantiranno non solo un notevole risparmio energetico ed un confort dell’ambiente interno da parte di tutte le tipologie di utenti, ma anche una notevole diminuzione dei costi di gestione e manutenzione dell’intera struttura».

Che si tratti di interventi necessari, lo si capisce quando parlando della centrale termica, il tecnico scrive che «Il generatore di calore ed il relativo condotto di evacuazione fumi sono obsoleti, in pessimo stato di conservazione e non sono più in grado di garantire la necessaria affidabilità ed efficienza». Lo stesso vale per i serramenti, «Caratterizzati da elevate dispersioni di calore e pessima tenuta all’acqua dovuta alla vetustà».

Per quanto riguarda il fotovoltaico, «Sarà installato sulla copertura del locale vasca (al di sopra della copertura isolata termicamente e con le lamiere grecate a protezione) con circa 116 pannelli solari fotovoltaici monocristallini della potenza di 430 Wp, per un totale di 49,88 kWp, installati parallelamente alla copertura, evitando qualsiasi impatto visivo. L’impianto fornirà la corrente elettrica necessaria al funzionamento della pompa di calore che ridurrà notevolmente il consumo energetico e la spesa di gestione».

A questo punto, non resta che sperare.

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