VEROLENGO

Le banche lasciano il paese, Poste invece investe

Il consigliere Viano annuncia l’importante cambiamento a favore dei cittadini

Le banche lasciano il paese, Poste invece investe
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Mentre le banche lasciano Verolengo, Poste Italiane punta a migliorare i servizi offerti.

Le banche lasciano il paese, Poste invece investe

E ne è fiero il consigliere Agostino Viano che lunedì 16 ottobre ha partecipato ad una videoconferenza alla quale era collegato anche il vicesindaco Roberto Giglia.
«Abbiamo partecipato a una videoconferenza con Poste Italiane – spiega Viano - collegati c’erano Amministratori di Comuni del Nord Ovest dove nei prossimi mesi la sede principale delle Poste del loro paese sarà interessata al Progetto Polis».
Polis, un progetto importante diventato realtà già in numerosi paese. Un progetto che era stato presentato nel gennaio scorso a Roma quando era presente, per il Comune di Verolengo, Viano.

La novità

«In quell’occasione è stato illustrato il progetto di trasformazione degli uffici postali nella casa dei servizi digitali, uno sportello unico per facilitare l’accesso alle attività della pubblica amministrazione nei 7 mila comuni italiani con meno di 15 mila abitanti.
Il progetto Polis riqualifica le sedi dotandole di infrastruttura tecnologica per consentire ai cittadini di svolgere numerose operazioni.
Negli ultimi mesi ho costantemente seguito l’evolversi del progetto in quanto sono convinto dell’efficacia del progetto che avrà nella vita dei cittadini, oltretutto il nostro Comune con l’assenza totale di banche e la sola presenza di un Bancomat che costantemente presenta problematiche, ha la primaria necessità di avere un servizio Postamat funzionante.
E lunedì il Responsabile Relazioni Istituzionali Area Nord Ovest Poste Italiane Federico Sichel ha ricordato che nel piano di Poste del 2015 era prevista la chiusura di 3.500 uffici sui 14 mila aperti sul territorio, ma con il cambio di struttura manageriale avvenuto nel 2017 è stato stravolto lo scenario. L’azienda si è impegnata a non chiudere alcun ufficio nei paesi con meno di 5 mila abitanti e dopo l’esperienza Covid ha deciso di investire ancora di più sulla capillarità. Con Polis, finanziato per gran parte da fondi PNRR, sta prendendo forma una rete di uffici destinata a cambiare il rapporto con la pubblica amministrazione. Il programma dovrà concludersi entro il 2026.
Dunque, la riqualificazione della sede delle Poste di corso Delio Verna 4 dovrebbe avvenire negli ultimi mesi dell’anno o i primi mesi del 2024, sarà premura del Comune avvisare la cittadinanza appena le Poste comunicheranno la data inizio e durata dei lavori, che varia a secondo dei lavori che dovranno essere fatti, verranno segnalati con almeno 10 giorni di preavviso, è prevista anche la predisposizione con successiva istallazione di PostaMat.
Durante i lavori i cittadini saranno invitati ad appoggiarsi presso altri uffici postali del circondario, dove si trasferiranno momentaneamente anche i dipendenti della sede di Verolengo con apposito sportello riservato ai cittadini verolenghesi.
Nell'ufficio postale saranno disponibili i servizi dell’Inps per i pensionati. Oltre ai certificati previdenziali, i certificati giudiziari, anagrafici e di stato civile, la carta d'identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli già offerti tradizionalmente dagli uffici postali. I nuovi servizi saranno erogati nell'ufficio postale attraverso gli sportelli e le sale dedicate e, successivamente, anche in modalità digitale grazie a totem sette giorni su sette e 24 ore su 24 che permetteranno al cittadino di fare le richieste in autonomia evitando spostamenti e code.
Voglio fare un ringraziamento alle maestranze di Poste Italiane, per aver creduto nei piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti che in Italia sono la maggioranza, che con il progetto Polis gli uffici postali diventano “la casa digitale dei cittadini” per dialogare con la Pubblica Amministrazione; a differenza delle banche che tendono sempre più ad abbandonare le piccole realtà, com’è successo nella nostra realtà».

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