TORRAZZA PIEMONTE

Il Comune vuole la stazione, ma ora Corna chiede i documenti

Intanto, il consigliere di minoranza sottolinea anche «Centenario? Evento elettorale»

Il Comune vuole la stazione, ma ora Corna chiede i documenti
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«“Non verrai mai criticato da qualcuno che sta facendo più di te, ma verrai criticato solamente da qualcuno che sta facendo meno o addirittura niente”. Mi piace ricordare questa frase del Mahatma Gandhi per replicare alle sempre stizzite dichiarazioni del nostro sindaco quando vengono posti problemi concreti all’attenzione della cittadinanza». Luigi Corna, consigliere d’opposizione non tace di fronte alle dichiarazioni del sindaco Massimo Rozzino.

Il Comune vuole la stazione, ma ora Corna chiede i documenti

«Si è particolarmente adirato quando si è fatto presente lo stato di degrado della stazione ferroviaria, che come tutti possono constatare, versa in condizioni da necessitare almeno di una bella ripulita, per non dire di una manutenzione straordinaria. - spiega Corna – Mi accusa di non essere informato, a suo dire avrebbe scritto varie volte a Rfi per sottolineare lo stato non ottimale dell’impianto. Immaginiamo che la direzione Regionale di Rfi sia stata “sommersa” di lettere a firma del primo cittadino, ma ahimè nulla si è mosso. Comunque sia, per essere meglio “informato” ho richiesto facendo accesso agli atti, come è diritto di ogni Consigliere, di avere copia del carteggio tra Comune e Rfi in tema manutenzione. Sappiamo che essendo ligio alle regole, il sindaco attenderà il 30esimo giorno dalla richiesta per, eventualmente, dare copia delle missive. Ci auguriamo che le epistole non siano contrassegnate dal timbro “Riservatissimo” o peggio “Segreto”, altrimenti cari concittadini non sapremo nulla e dovremo solo immaginare. Un suggerimento al sindaco potrebbe essere anche questo: raccolga tutto il dossier stazione ferroviaria, completo dei progetti per farne degli alloggi, e seguendo l’esempio del sindaco di Chivasso Claudio Castello, invii tutto al Ministro Salvini. Magari vista la vicinanza politica, si riuscirebbe ad avere almeno un’attenzione maggiore al problema, chissà. Ancora un'annotazione sul tema dei festeggiamenti del centenario del Comune. Doveroso ricordo di chi ha fortemente voluto ed ottenuto la sua nascita. Riconoscimento a chi si è dedicato in tutti questi anni: amministratori, volontari, collaboratori, dipendenti e a tutti i suoi abitanti. L'evento è costato 28mila euro a cui vanno assommati più di 60mila euro spesi per "la valorizzazione del patrimonio comunale” con la sistemazione dell'area verde antistante il Palazzo comunale. Circa 63mila euro per rifare le aiuole in piazza, con prato all'inglese, di cui 18mila per fiori e piante. Non un euro è stato stanziato per fare tinteggiare la facciata del municipio, sostituire i serramenti della sala consigliare dove i segni del tempo sono evidentissimi. Oltre a queste notazioni contabili, il copione andato in scena il 15 ottobre pomeriggio aveva un evidente “imprinting” molto autocelebrativo, a cui però mancavano alcuni capitoli, che forse non erano volutamente stati scritti nella sceneggiatura. Ad esempio: il sindaco non ha menzionato tutti i sindaci precedenti a lui, né ha invitato a fare un saluto la Sindaca che lo ha preceduto, presente in sala. Molti tra collaboratori, amministratori e volontari del passato hanno ricevuto uguale trattamento, né un cenno, né una parola. Si è anche ben guardato dall'invitare i tre consiglieri di minoranza a prendere posto tra le autorità presenti, nonostante avesse richiesto per iscritto l’adesione alla manifestazione. Adesione confermata. Non importa, va bene così, non ci siamo offesi. A volte con semplici gesti si guadagnerebbe in stile, posto sempre che lo stile sia un tratto distintivo e irrinunciabile di chi riveste certi ruoli. Inutile declamare dal palco che la festa è di tutti i cittadini e poi trasformarla in una bella marchetta elettorale. Le elezioni incombono. Ringrazio il sindaco per gli auguri di buon centenario inviatomi a mezzo stampa che ricambio con cordialità. Voglio sperare che per i prossimi anni si prenda un po’ di riposo e si goda qualche meritata vacanza, visti i risultati della sua azione amministrativa, per il bene di tutti i torrazzesi».

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