Caso antenne, «Sono delusa per l’esito della vicenda»
Il commento di Ilaria Bordignon che finora ha coordinato il Comitato No Ripetitori di quella zona
Non è stata accolta bene la sentenza del T.A.R. Piemonte che ha accolto il ricorso della società Iliad contro il diniego del Comune all’installazione dell’antenna in strada Pogliani.
Il Tar dà ragione a Iliad
Il sindaco Giovanni Ponchia, la scorsa settimana, aveva già espresso la sua contrarietà alla sentenza, dichiarandosi in disaccordo con la decisione. Adesso è il Comitato No Ripetitori ad esprimere il proprio dissenso, quei cittadini che si erano uniti sin dall’inizio della vicenda per fare un battaglia contro questi ripetitori mediante degli incontri pubblici e pure una petizione tra la popolazione di 700 firme. Una battaglia che era stata persa per strada Pratoverne dai cittadini del Comitato No Ripetitori coordinati da Gianrenza Piana e l’antenna è stata alla fine costruita sui terreni privati di quella zona. Adesso è invece toccato a strada Pogliani, a parlare è Ilaria Bordignon che finora ha coordinato il Comitato No Ripetitori di quella zona.
«Sono delusa»
«Provo delusione-dice Ilaria- per come si sia conclusa questa vicenda dopo più di due anni di battaglie legali. Mi ha deluso l’arroganza e l’affronto subito dal nostro paese da parte delle due famiglie di montanaresi, proprietarie dei terreni destinati alle antenne, che solo per arricchire le proprie tasche hanno svenduto la salute di tutti noi senza ascoltare la posizione del Comune e di 700 cittadini firmatari di una petizione contro l’antenna. Provo sfiducia nel sistema giudiziario italiano che per due anni ha solo saputo presentare rimbalzi di responsabilità tra una sentenza e l’altra. Provo dispiacere per tutte le famiglie che saranno direttamente vittime di questa situazione per i danni morali, economici ma soprattutto alla salute che subiranno a causa di queste due nuove antenne telefoniche, l’una in strada Pratoverne, l’altra in strada Pogliani. Ringrazio invece tutti coloro che hanno sostenuto la causa, senza interessi di alcun genere, ma solo perchè sapevano che era la cosa giusta da fare. Ringrazio l’amministrazione comunale che ha dimostrato rispetto per il paese ed i suoi cittadini schierandosi dalla loro parte come è giusto che sia. Infine, sono contenta di non essere stata a guardare ma di avere provato a lottare in primis per la mia famiglia, i miei bambini, il mio rione, recuperando così alcuni anni di speranza di vita che diversamente sarebbero già andati persi visto che l’antenna sarebbe stata costruita prima».