«Intelligenza è accettare le critiche, confrontarsi»
Il consigliere Luigi Corna attacca il sindaco Massimo Rozzino
«La lingua batte dove il dente duole. Questo detto mi viene in mente leggendo le dichiarazioni del sindaco di Torrazza rivolte a me». Così il consigliere di opposizione Luigi Corna commenta dopo aver letto le ultime parole del sindaco Massimo Rozzino sulle colonne del nostro settimanale.
«Intelligenza è accettare le critiche, confrontarsi»
«Il dente dolente di Rozzino, molto infastidito ed irritato, sono state le iniziative volte a portare all’attenzione dello stato della stazione ferroviaria – continua – che non è un bel biglietto da visita per chi fruisce del servizio. L’irascibile sindaco quando vengono a galla le sue pecche e inerzie, subito si veste con l’abito del vittimismo, cercando di parlar d’altro e mai proponendo soluzioni concrete ed attuabili. Sintomo di intelligenza politica dovrebbe essere quello di accettare le critiche, confrontarsi. Non pensare che i cittadini debbano andare a “baciare la pantofola”: podestà e monarchi assoluti appartengono al passato».
«Ma veniamo alle affermazioni del sindaco – spiega Corna - Lo smemorato Rozzino dovrebbe tornare al 2014. Anno in cui ci fu la vera gara elettorale con tre liste. La sua, di cui il sottoscritto faceva parte con Bracco e Muscedra (oggi con me all’opposizione) prevalse per 6 voti. Se fosse un vero politico riconoscerebbe che il nostro contributo fu determinante. Ma si sa che in politica la riconoscenza è merce rara, parlando di quella con la “P” maiuscola di cui qui no ne troviamo briciole. Le luci della ribalta (rincorse per anni con scarsi risultati anche come esponente della minoranza) fanno dimenticare tutto e tutti. Non ci venga a canzonare con frasi “Dove ero io ai tempi del Covid oppure io mi giro dall’altra parte”. Ricordo che molte volte lo accompagnai in Città Metropolitana, Regione, Assemblea dei Sindaci dell’Asl To4 . Impegni che mi sottrassero molto tempo al lavoro ma come i colleghi di opposizione, ho sempre rinunciato all’indennità in quanto ritengo l’impegno civico di consigliere un servizio di volontariato. Ma le gravi dimenticanze, gli omissis sono le mancate spiegazioni sul perché lui e la sua maggioranza abbiano fatto una giravolta passando dal no allo smarino in campagna elettorale alla successiva approvazione del nuovo progetto di conferimento delle terre della Val Susa del dicembre 2019. Sono la politica degli annunci solo per un titolo sui giornali come la caserma dei carabinieri o la nuova scuola media. Altre sono la mancata variante del PRG per prevenire ampliamenti della discarica. O le buche nelle strade a fronte di un avanzo di 2 milioni di euro. L’assenza di un progetto illuminotecnico per la sostituzione delle lampade in via Mazzini e Borgoratto che rendono un paese non molto illuminato. Sindaco guardi Rondissone dove il Comune e ha installato led di potenza adeguata e illuminato a dovere le vie. Niente per migliore la sicurezza dell’incrocio tra la SR 11 e la SP 89: per fortuna c’è il consigliere regionale Gianluca Gavazza che promuove la raccolta firme, a lui il mio plauso. Caro sindaco il mandato volge al termine, delle luci della ribalta non mi sono curato e non mi curo ora, ma mi sono sempre posto di portare un contributo serio e puntuale per migliorare Torrazza. Noi di faccia ne abbiamo una sola, gli impegni con gli elettori li onoriamo. Non siamo voltagabbana.
In ultimo una piccola nota di stile: quando si scrive ai consiglieri in risposta a richieste di accesso agli atti, il buon galateo direbbe di porre almeno “distinti saluti” al termine della missiva. La corrispondenza non è ancora assimilabile a “ordini di servizio”».