CRESCENTINO

Tabaccaio di 52 anni muore in un frontale

Michele Minuti era cresciuto al Villaggio Fiat

Tabaccaio di 52 anni muore in un frontale
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Il suo sorriso, la sua allegria e le sue battute. Tutto questo si è spento lunedì 18 dicembre in un terribile incidente stradale a Vercelli.

Tabaccaio di 52 anni muore in un frontale

Il suo sorriso, la sua allegria e le sue battute. Tutto questo si è spento lunedì 18 dicembre in un terribile incidente stradale a Vercelli. In corso Papa Giovanni Paolo II, infatti, è avvenuto lo scontro tra due vetture. E su una di queste viaggiava Michele Minuto, 52enne, che nel rione Cappuccini gestiva una tabaccheria. Si è spento lasciando l’intera comunità di Crescentino sotto choc. Inutili i soccorsi, per lui i sanitari non hanno potuto far nulla.

E oggi Crescentino piange Michele perché è vero che da anni lavorava nella sua attività di via Thaon di Revel dove era molto apprezzato. Ma a Crescentino è cresciuto e qui vivono ancora i suoi genitori. Qui tutti se lo ricordano da piccolo al Villaggio Fiat, dove abitava insieme ai suoi famigliari. Se lo ricordano per strada a divertirsi o al campo da calcio vicino alla caserma dei Carabinieri a tirare due calci al pallone. Un quartiere che non riesce a riprendersi da questa terribile notizia giunta in mattinata. Michele, inoltre, per anni è stato il titolare di un’agenzia viaggio, quanti clienti lo hanno incontrato e in lui hanno trovato una grande professionalità e cordialità.

Il ricordo

«Era uno di noi Michele - raccontano al Villaggio - non riusciamo ancora a crederci che non ci sia più. Che non potremmo più sentire la sua voce. Era un amico, una persona sulla quale contare. Non era solo pronto a far festa, ma anche a sostenere chi aveva bisogno. Ci mancherà».

E in queste ore, sono molti coloro che lo ricordano come Cristiano Bertolina: «La vita, questa vita strana. Piena di gioie e di dolore, sentimenti che si rincorrono, esperienze di vita che ti fanno crescere e diventare uomo. In tutto questo rimangono tanti ricordi, rimangono momenti vissuti intensamente [...] Caro mio minotauro così ci prendevamo in giro. Anche se le vite si sono separate per lavoro, famiglie sono contento di aver fatto parte della tua vita. Tu sempre scherzoso, tu che non eri capace di fare il cattivo. Sempre sorridente e sempre festaiolo. Poi una parentesi dove addirittura eravamo familiari, cognati. Uno dei periodi più belli della nostra vita. Mi ricordo di tante serate passate insieme, ricordi indelebili. L'ultima volta mi hai detto, alla Cascinetta di Bud, Cris organizza di nuovo una cena che ci rivediamo tutti. Ti risposi che ero deluso da alcuni e non me la sentivo. Ma oggi mi rammarica, se lo avessi fatto avremmo avuto un altro ricordo da ricordare. Fai buon viaggio, non sei solo... troverai altri amici che ci hanno lasciato. Posso solo sperare in una vita ultraterrena, ciao Michele Minuto».

Parole quelle di Cristiano Bertolina che arrivano al cuore dei suoi amici. Di coloro che con lui hanno condiviso ogni momento, sia quelli più felici che quelli più difficili. Amici che oggi si stringono al dolore di questa famiglia, di questi genitori che piangono il loro adorato figlio che però lascia un insegnamento a tutti coloro che lo hanno conosciuto, cioè sorridere e gioire sempre. Perché come in molti lo ricordano, Michele non aveva mai una parole di troppo, mai uno screzio.

«Mancherai a tutto il nostro Villaggio ma ti porteremo sempre nel cuore» ricordano gli amici di sempre.

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