Caso mercato, «Trentamila euro sprecati per tre mesi»
I lavori di Palazzo Carpeneto non lasciano indifferenti il capogruppo d'opposizione Flavio Ranalli
I lavori di Palazzo Carpeneto non lasciano indifferenti il capogruppo d'opposizione Flavio Ranalli.
«Trentamila euro sprecati per tre mesi»
Dopo settimane dall'inizio del cantiere, il consigliere interviene su alcuni punti: «L'Amministrazione Marchetti per effettuare questi lavori ha dovuto spostare il mercato da piazza Martiri della Libertà a piazza Alleati. Ma, per farlo, sta spendendo altri soldi inutilmente, cioè 30mila euro per le colonnine elettriche che ancora non sono presenti e verranno utilizzate al massimo per tre mesi. E così si sta usando il generatore della Protezione civile che inquina perché va a gasolio e dovrebbe esser utilizzato durante le emergenze. Mi domando come anche in questo caso siano arrivati impreparati, lo sapevano da tempo che il mercato sarebbe stato spostato momentaneamente. Inoltre, non riesco a capire perché non spostarlo in via XX Settembre».
Questione Carpeneto
Ma la questione Carpeneto non finisce qui: «La cronologia prodotta dal vicesindaco Giuseppe Iaccheo non è corretta, non sta in piedi. Quando lui si è insediato ricordiamo tutti bene che aveva finanziato il tetto fittizio, e nemmeno lui si era accorto che c'era l'eternit. Dunque come fa a dare la colpa agli altri? Non si domanda se sarebbero veramente bastati quei 150mila euro anche per l'amianto? Finché anche lui non ha avuto il progetto definitivo esecutivo, nessuno ha saputo che c'era l'eternit. Inoltre, Iaccheo dice che metteranno in bella vista la facciata, peccato non sarà una bella vista perché non faranno lavori di quel tipo all'immobile. Non è previsto, infatti, il risanamento. L'intervento prevede che vengano tolte solamente le parti che si staccano, non c'è il recupero vero e proprio del Palazzo. Per quanto riguarda la sicurezza, anche oggi lo è perché c'è il ponteggio tant'è che è stato dissequestrato all'epoca. In quattro anni, questo è costato 100 mila euro ma la colpa dei ritardi è loro perché non hanno mandato avanti i lavori del progetto Minella».