Ospedale, la fabbrica delle multe
Il Comune sfrutta il caos sulla rotonda (che non risolve) solo per «fare cassa»
«Perché risolvere un problema quando possiamo sfruttarlo per fare cassa?».
Ad un osservatore esterno potrebbe sembrare questo il pensiero alla base dell’assoluto disinteresse che Palazzo Santa Chiara dimostra nella gestione del caos quotidiano legato al nuovo ingresso dell’ospedale di Chivasso, inspiegabilmente realizzato nel pieno di una rotatoria lungo il cavalcaferrovia di via Regis.
Ospedale, la fabbrica delle multe
Sono anni che su queste pagine raccontiamo i disagi vissuti dai cittadini, e sono anni che dagli uffici comunali e dell’AslTo4 arrivano promesse di presa in carico della questione. Parole al vento, la classica pacca sulle spalle che si dà a qualcuno quando se lo si vuole togliere di torno il più in fretta possibile.
E così, quella rotonda si è trasformata in una perfetta «fabbrica di multe», che in buona parte dei casi non colpisce automobilisti «prigri», ma disperati familiari di pazienti costretti alla sosta vietata perché non sanno come raggiungere altrimenti l’ospedale.
Uno degli ultimi casi arrivati in redazione è quello di Paolo, che ha ricevuto una multa da 80.57 euro (106,67 se non pagata entro cinque giorni) per aver lasciato l’auto in sosta sulla rotonda il tempo necessario per recuperare una sedia a rotelle per la moglie, seduta in auto (con caviglia rotta) durante la stesura del verbale.
Il caso
«Ammetto la colpa - racconta Paolo - ma non ammetto la mancanza di umanità. La gente non va in ospedale per divertirsi. Quel giorno, un venerdì, dovevo portare mia moglie in ospedale per un controllo ortopedico in seguito alla frattura della caviglia destra. Arrivo davanti all’ospedale, per entrare nel parcheggio, ma lo stesso era bloccato sia perché al completo sia per la presenza di nove auto (le ho contate) in attesa con una coda fino alla rotonda.
Dopo due giri a vuoto ho parcheggiato a bordo della rotonda per poter recuperare una sedia a rotelle in ospedale. I vigili non si sono nemmeno fermati, credo abbiano scattato una fotografia dalla loro auto di servizio: mi è poi arrivata la multa da 80.57 euro a casa, da pagare entro 5 giorni, altrimenti sarebbe salita a 106,67. Se si fossero almeno fermati, avrebbero visto mia moglie e, magari, avrebbero potuto anche fermarsi per regolamentare il traffico...
Riopeto, non contesto la multa, ma la non umanità: secondo loro uno si parcheggia lì perché vuole farsi un giro in via Torino? Quello resta l’unico accesso per l’ospedale, io non posso passare dal Pronto Soccorso e in corso Galileo Ferraris hanno montato la risonanza».
«Sono ormai anni - interviene il consigliere Matteo Doria, di Amo Chivasso e le sue frazioni - che chiedo di modificare l’ingresso dell’ospedale di Chivasso. Se questa giunta è sorda alle richieste di un consigliere, mi auguro che apra le orecchie per ascoltare le proteste dei cittadini. Ora non chiederò più di modificare la viabilità lungo via Regis ma di spostare in toto l’ingresso dell’ospedale, tornando su corso Galileo Ferraris».
e per portarla invece che prenderla, come ha descritto Paolo? devo proprio scrivere cosa penso di Danilo? Non me la sento.
Per prendere una persona non deambulante io sono sceso senza problemi. Mi sono messo da parte ed ho avuto l'aiuto gentilissimo del personale. L'hanno messa loro sull'auto. Smettiamola con questi atteggiamenti negativi. Io passo spesso di li ed è pieno di gente che pensa di essere al centro del mondo. Pure in seconda fila. È stato fatto il parcheggio e non bastano le luci lampeggianti per scomparire. Le luci non sono il mantello di Harry Potter. Ci sono regole e si rispettano.