Bidone del verde, «Non abbiamo scelto noi di farlo pagare»
Dopo la comunicazione ai cittadini
«Qualcuno continua ad approfittare della buona fede dei cittadini, attribuendo falsamente responsabilità a chi ha sempre agito nell’esclusivo interesse della comunità».
Il gruppo di opposizione guidato da Matteo Capizzi non ci sta a sentir dire, o meglio leggere, che la decisione di far pagare la raccolta degli sfalci sia stata loro.
Bidone del verde
«Il nostro gruppo il 9 dicembre scorso aveva presentato un’interpellanza relativa ai criteri di ripartizione tra la cittadinanza dei costi connessi al servizio di ritiro a domicilio degli sfalci chiedendo, in particolare, una corretta gestione del servizio e prevedendo la copertura della spesa a carico esclusivo degli utenti che avessero usufruito dello stesso. - spiega il gruppo - Il 22 dicembre, l'Amministrazione ci ha risposto che la gestione del verde non è un servizio previsto nell'appalto relativo alla raccolta dei rifiuti e che, quindi, avrebbe provveduto a una analisi al fine di verificare disomogeneità applicative, dettaglio dei costi e modalità di gestione sia per il singolo utente che per l'utenza in generale, anche con riferimento alla gestione dell'area ecologica comunale. Si riservava pertanto di fornire opportuno riscontro in merito alle azioni da intraprendere.
Ad oggi null'altro è pervenuto ed intanto, nei giorni scorsi, alcuni livornesi hanno ricevuto una comunicazione inerente la richiesta di usufruire del servizio a fronte del pagamento di una quota annua di 85 euro. In effetti non si riesce a comprendere quali siano state le modalità per l'individuazione dei potenziali utenti interessati.
Fatta questa debita premessa, con stupore di noi consiglieri di opposizione apprendiamo di voci secondo cui “la tassa del verde si pagherà solo perché l'ha voluto il gruppo di minoranza”. Ebbene, pur assumendoci la responsabilità di aver sollevato la questione ricordiamo che noi abbiamo poteri di controllo e impulso su temi di pubblico interesse, sui quali - salvo che non siano di competenza del Consiglio - decide la Giunta, espressione della sola maggioranza.
In altri termini, l’Amministrazione, nel cambiare i criteri di ripartizione dei costi del servizio di ritiro degli “sfalci vegetali”, ha evidentemente condiviso le nostre osservazioni, adeguandosi alle altre realtà del Covevar, che applicavano tali criteri da almeno un anno. Se la Giunta non fosse stata d’accordo con le osservazioni espresse da noi, avrebbe potuto lasciare i costi del servizio a carico di tutti i livornesi».