TORRAZZA PIEMONTE

La minoranza vuole la valorizzazione del verde

«Dal pino del cimitero e dal ciliegio grande e fiorito piantato per i nuovi nati»

La minoranza vuole la valorizzazione del verde
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Più verde o meglio più alberi a Torrazza e per Torrazza. È questo lo scopo del progetto che i consiglieri di opposizione Marinella Bracco, Luigi Corna e Rocco Muscedra portano avanti insieme al loro esteso gruppo di sostenitori a cui sta a cuore Torrazza e la tutela del suo patrimonio. A tal fine hanno elaborato un progetto molto articolato per il recupero e l’arricchimento del verde come d’altronde avevano già annunciato proprio dalle pagine di questo giornale a tutela sia del territorio che della salute dei cittadini. Un progetto che prevede 1000 nuovi alberi e la rivalutazione e la salvaguardia del verde e degli alberi già esistenti.

La minoranza vuole la valorizzazione del verde

«Studi e ricerche mostrano la relazione tra gli inquinanti dell’aria, soprattutto ozono e particolato, e patologie gravi fisiche e psicologiche. - spiegano i tre consiglieri - Inoltre confermano e promuovono il ruolo che il verde può rivestire nel migliorare la qualità della nostra vita. Il miglioramento del paesaggio, i benefici di natura sociale e ricreativa e non ultimo funzionali, lo stoccaggio di carbonio e dei nutrienti nel suolo, permettendo la riproduzione di piante e migliorando il microclima e la qualità dell’aria. In tale contesto gli spazi verdi possono garantire un migliore bilancio idrico tra suolo ed atmosfera aiutando a temperare il microclima, risparmiando energia e non ultimo il miglioramento di importanti servizi per la collettività. Infatti si sta evidenziando anche la minore incidenza di patologie diffuse quali obesità, diabete e malattie mentali, nelle persone che vivono in prossimità di aree verdi. Pensate quanto potrebbero essere utili per le associazioni come Vita Tre, per i ricoverati della Rsa, ma molto più semplicemente per noi, i nostri figli, i nostri nipoti. Il nostro progetto pone particolare attenzione alla scelta delle specie, privilegiando quelle indigene e utilizzando ceppi genetici di provenienza locale che presentano condizioni di maggiori adattabilità e resilienza. Intendiamo creare dal punto di vista ecologico dei neo ecosistemi in grado di mantenersi attraverso spontanea riproduzione degli individui, in assenza di input esterni. Tali interventi, che possono arrivare alla costituzione di vere e proprie piccole foreste urbane, sono quelli che garantiscono anche notevoli risparmi economici, stante la loro capacità di perpetuarsi senza alcun intervento umano e costituiscono una opportunità per l’agricoltura e i nostri orti. Proprio il contrario di quanto è stato fatto per le aiuole della piazza costate uno sproposito e che costeranno almeno 5000 euro ogni anno di manutenzione».

«Le aree da utilizzare non mancano: rotonde, lungo la nuova viabilità, il cortile della scuola di Borgoregio, l’area pic nic che fa parte del Parco del Po e perché no, il terreno avuto recentemente dal demanio. Ora è tutto pronto e vogliamo iniziare con due piccole ma significative iniziative. - commentano ancora - Abbiamo inviato il modello per il riconoscimento ad albero monumentale del Pino davanti al cimitero. Davvero bellissimo, da quando esiste il cimitero lui è lì a rendere la facciata del nostro cimitero meno triste. Abbiamo anche invitato l’ufficio tecnico comunale alla manutenzione del ciliegio grande e fiorito, piantato per celebrare la nascita di un nuovo torrazzese, posto sempre nel parco del cimitero che presenta molti rami secchi ed è pertanto a rischio in caso di vento o temporali».

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