Scuola di Borgoregio, Casa della Mafia e Tari: le ultime battaglie in Consiglio
Confronto più che mai acceso tra la maggioranza del sindaco Rozzino e i tre membri delle minoranze
Anche durante l’ultimo Consiglio comunale di Torrazza Piemonte non è mancato lo scontro. Anzi, forse è stato uno dei più accesi dell’ultima legislatura. Tutti presenti, tra il pubblico anche i candidati Martina Gavazza e Alessandro Chiera.
L’ex scuola di Borgoregio, la casa sequestrata alla mafia e poi ancora tassa rifiuti. Questi i temi che hanno accesso lo miccia.
Ex scuola di Borgoregio
L’approvazione del punto, avvenuto con i soli voti favorevoli della maggioranza, consentirà, come ha spiegato il segretario comunale «la Giunta e gli uffici di prendere in esame la richiesta pervenuta in comune da parte della cooperativa Nuova Vita che intende realizzare nell’immobile un asilo nido».
Il Comune, infatti, in questa fase deve avere un piano economico finanziario prima che possa approvare gli atti e procedere poi con la gara.
Il sindaco Massimo Rozzino proprio su questo punto ha sottolineato l’importanza del progetto «perché ci sono molti bambini e la lista di attesa è importante dunque c’è la necessità di passare da micro nido ad asilo nido. Inoltre, anche gli spazi dell’infanzia stanno diventando stretti.
Ma la consigliere Marinella Bracco ha domandato se sia stato fatto un passaggio con la popolazione, se ci sia veramente una richiesta da parte dell’utenza. Ma soprattutto ha specificato che si potrebbe attendere per individuare i fondi con i quali realizzare gli interventi. Dal suo canto l’esponente dell’opposizione Luigi Corna ha invece sottolineato l’importanza di mantenere pubblica la struttura e dunque rimproverando alla Giunta di non aver fatto nulla per ripristinare l’immobile che ormai è decadente visti i 2milioni di avanzo di Amministrazione: «Se ci fosse un progetto, ci si sarebbe potuti rivolgere a Ministero e Regione per chiedere i soldi necessari».
Rozzino ha ribadito che l’edificio non sarà messo in vendita ma ci sarà una convenzione».
Casa sequestrata alla mafia
Un altro tema importante è stato quello dell’immobile di via Gramsci. E più precisamente sul cambio di destinazione d’uso da residenziale a servizi. Qui Rocco Muscedra, capogruppo d’opposizione, ha chiesto perché non lasciarla come abitazione destinandola alle emergenze sociali: «Così non si buttano via altri 400/500 mila euro».
Ma Rozzino ha sostenuto che la volontà è quella di realizzare la biblioteca e il centro giovani per un’intera comunità mentre, se fosse destinata ad abitazione, potrebbe servire solo ad un nucleo abitativo.
Naturalmente anche la mozione presentata dalle minoranze è stata bocciata, cioè la realizzazione lì di aule per le scuole medie. Rozzino ha spiegato che oltre a non esser quello l’uso che hanno sempre indicato, lì sorgerebbero al massimo due aule con servizi, spazi che non basterebbero a colmare le esigenze scolastiche.
Tassa rifiuti
Il tema della tassa rifiuti ha nuovamente riportato a galla la questione aumenti che la consigliera Anna Maria Memmo sostiene non ci siano stati mentre i tre consiglieri di minoranza, a gran voce, smentiscono. Inoltre Muscedra ha spiegato: «Non lavano più i bidoni, non spazzano più le strade». Eppure Rozzino sostiene che questo avvenga: «Sei volte l’anno spazzano le strade come da programma».