«Quanto sta accadendo con Stellantis ricorda il ’92 della Lancia»
Aziende che chiudono... Renato Cambursano fa una disamina di ciò che avviene nel Bel Paese e si dice preoccupato
Aziende che chiudono. A Renato Cambursano, già sindaco della città, viene la pelle d’oca quando pensa a Stellantis. E le viene perché non può che trovare somiglianza con quanto accaduto a Chivasso negli Anni Novanta. Ce lo racconta: «Ricordo che nell’autunno del 1991 facevo alcune riflessioni, mettendo insieme notizie che arrivavano dall’interno dello stabilimento Lancia di Chivasso: blocco degli investimenti, trasferimento di alcune decine di dipendenti verso gli stabilimenti di Rivalta e Mirafiori, nessun nuovo prodotto in vista. Mi chiedevo pubblicamente sul vostro giornale se queste notizie non fossero segni premonitori della chiusura dello Stabilimento.
«Quanto sta accadendo con Stellantis ricorda la Lancia»
La settimana successiva il Sindaco protempore rilasciava questa dichiarazione: “Cambursano vuole solo buttare fango sull’Amministrazione comunale: promuoverò un incontro con i vertici Fiat”.
Nel mese di novembre il dottor Magnabosco al Teatrino Civico smentiva categoricamente un disimpegno di Fiat a Chivasso....
Sappiamo tutti quanto successe poi: 1° Luglio 1992 (8 mesi dopo) lo Stabilimento Lancia di Chivasso chiudeva i battenti!
Sarà stato il mio “nas dubbi” o la capacità di leggere in profondità ciò che stava accadendo e che altri si voltavano per non vedere».
Da qui il discorso scivola su Stellantis: «Sono preoccupato, c’è chi fa i selfie con Carlo Tavaris che sta mettendo in cassa integrazione gran parte degli operai di Mirafiori»....
Prosegue: «Che dire poi di John Elkan che sta cercando di trovare un accordo con il Governo Italiano in modo tale da poter beneficiare di una serie di finanziamenti pubblici, mentre Exor (azionista con il 14,2% di Stellantis) o chi per lei, investe nella Sanità privata. Tutto ciò mi fa venire i brividi
Il Gruppo Stellantis sta dando la precedenza alla produzione in terra francese rispetto all’Italia, come ha ben evidenziato la premier.
Lo smacco peggiore è quello legato alla prossima FIAT PANDA, l’auto italiana per eccellenza, che per la nuova versione elettrica vedrà la luce in Serbia. La FIAT Topolino – la prossima Multipla – che Olivier Francois (Ceo di Fiat) vuole a tutti i costi, che vedrà la sua produzione in Marocco; mentre la Lancia Ypsilon in Spagna. Ma ai politici va bene così…».
Punta il dito poi contro Stellantis: « Premia le fabbriche nelle nazioni più competitive. Intanto Tavares,- sì proprio quello fotografato in mezzo ai due vertici politici, minaccia il governo italiano di chiudere gli impianti nazionali se non ci saranno sussidi. Come dire la storia si ripete: nel 1991-92 venne chiusa la Lancia di Chivasso e fu avviata la costruzione dello stabilimento di Melfi anche con soldi pubblici, ma “almeno” eravamo ancora in Italia; ora si rischia di chiudere Mirafiori e si va in Marocco, Serbia, Spagna e Polonia».
La situazione di Brandizzo
Guarda infine anche con preoccupazione a quanto sta accadendo a Brandizzo dove dopo la Martor, anche il polo logistico di Decathlon, di recente realizzazione, entro il 31 marzo 2025 chiuderà e i 125 dipendenti si troveranno in strada.
A suo dire: «Chi autorizza certi insediamenti economico-produttivi dovrebbe anche pretendere garanzie per almeno un arco temporale congruo, ma la politica guarda solo “l’oggi” e non il “domani”! ... Le chiusure di aziende e di stabilimenti è lungo come “una quaresima”, dopo la quale però non c’è la “resurrezione”!
Ma ora, in campagna elettorale, “va tutto bene, madama la marchesa”, intanto secondo i così detti politici odierni “la gente ha la memoria corta” e quindi possono dire tutto ciò che vogliono».