In vendita le casette Tav... ma è polemica
L'opposizione guidata da Capizzi sostiene: «Potrebbero essere utili costituendo una soluzione abitativa per emergenze di famiglie disagiate»
Un bando per la messa in vendita dei container dell’ex villaggio Tav di Livorno Ferraris. Queste le disposizioni che sono state prese al consiglio comunale di martedì 30 aprile in merito all’utilizzo di tale area di proprietà comunale.
In vendita le casette Tav...
«Le casette- ha detto il sindaco Franco Sandra - dell’ex villaggio Tav sono strutture non più recuperabili e non si possono investire fondi per ristrutturarle, ancora più dopo il tornado dello scorso anno. Il nostro obiettivo è dunque quello di emettere un bando per trovare acquirenti che siano disponibili ad acquistare le casette, rimarrà così un ampio spazio da riutilizzare. Questa è la soluzione più idonea per tale sito, anche dopo avere visto l’esito andato deserto dei bandi pubblicati in passato per darlo in gestione». L’ex villaggio Tav è un sito composto da container in lamiera che erano stati utilizzati come dormitorio dagli operai che erano stati impiegati nella costruzione della linea ferroviaria al Alta Velocità Torino-Milano nei primi anni Duemila. Il villaggio era stato allestito su un’ampia area situata in via Aosta con ogni servizio per i lavoratori di questa grande infrastruttura. Terminati i lavori, queste casette, non sono state più utilizzate, ed inevitabilmente sono cadute nell’abbandono. Andati a vuoto anche i vari tentativi per farne un centro sportivo.
«Il problema sono i costi troppo alti per poter fare un intervento risolutivo di questo villaggio, pertanto l’alternativa è mettere in vendita queste attrezzature» spiega il sindaco Sandra. Il colpo di grazia è stato il temporale dello scorso anno che ha rotto il tendone di copertura della tensostruttura presente al campo e non pochi i danni calcolati per il fondo del campo da calcetto.
...ma è polemica
«E’ di astensione la nostra posizione riguardo questo argomento- riferisce il consigliere di minoranza Matteo Capizzi- Le casette potrebbero essere utilizzate piuttosto che vendute. Queste strutture potrebbero essere utili costituendo una soluzione abitativa per eventuali emergenze di famiglie disagiate. I costi ci sono, purtroppo, per mantenere in buono stato queste strutture, in tal senso la scelta dell’amministrazione non è del tutto da condannare. Lo spazio d’ogni modo non manca per la caserma dei Vigili del Fuoco e per un centro di raccolta, adibiti in quello che un tempo rappresentò un luogo che diede lavoro a centinaia di lavoratori per costruire un’immane infrastruttura».