CIGLIANO

Il paese piange la sua mamma dal cuore grande e l’agricoltore

Antonella Carlino si è spenta a 54 anni mentre Vittorino German ne aveva 83

Il paese piange la sua mamma dal cuore grande e l’agricoltore
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Sono stati due i lutti che hanno colpito la comunità di Cigliano: Antonella Carlino, 54 anni, e Vittorino Germano, 83 anni.

Il paese piange la sua mamma dal cuore grande

Antonella Carlino è mancata prematuramente per un male inguaribile ma fino all’ultimo ha lottato, senza mai lamentarsi, come una vera guerriera per continuare a vivere insieme a chi amava più di tutto: la sua famiglia. Suo marito Nicola Giubileo, e l’adorato figlio Alex erano tutto per lei. Era molto conosciuta perchè lavorava da oltre vent’anni nel Brikò di Moncrivello, nel settore contabile, e in tutto quel che faceva ci metteva bontà, disponibilità e laboriosità. «Antonella era una donna d’oro - ricorda il marito Nicola - Ci siamo sposati nel 1991, ed abbiamo trascorso insieme gli anni più belli della nostra vita, andavamo d’amore e d’accordo. Ho avuto una gran fortuna a conoscerla. Nella sua semplicità possedeva un gran dono: quello di aiutare chiunque, anche gli estranei. La parola “no” per lei non esisteva. Lei ha sempre detto, anche negli ultimi tempi: “Voglio aiutare gli altri e non essere aiutata”. Non ha infatti mai chiesto nulla, ha solamente dato. Ha fatto tutto per la famiglia e il lavoro. Non si fermava mai, neppure la sera, stava alzata sino a tardi per finire le faccende domestiche, era infaticabile. Il vuoto è ora grande nella nostra casa: rimangono i ricordi, le sue cose, e l’enorme dolore per la sua perdita. Avremmo ancora voluto fare tante cose insieme, goderci fra qualche anno la pensione, ma il destino non ce l’ha permesso». I funerali sono stati celebrati mercoledì 29 maggio nella chiesa parrocchiale di Cigliano con tanta gente che ha dimostrato vicinanza alla famiglia.

Addio all'agricoltore

Vittorino Germano, da tutti conosciuto come «Vito Rubeta», era molto conosciuto per la grande dedizione al suo territorio, in particolare alla campagna. Era infatti coltivatore diretto, e per anni è stato Presidente del Consorzio Irriguo di Cigliano, Villareggia e Moncrivello. Inoltre, tempo addietro, per quindici anni ha rivestito il ruolo di consigliere all’agricoltura nel Comune di Cigliano. «Mio marito - è il ricordo della moglie Rosella - da quando aveva 13 anni ha fatto il coltivatore diretto sino alla fine del 2020. Quindi, ha lavorato nell’agricoltura per ben 67 anni, sin da quando era poco più che un bambino. Vittorino solitamente diceva: “L’agricoltura non è per me un lavoro, è un divertimento”. Lui amava andare in campagna, la sua passione era la terra. Ha dedicato la sua vita all’agricoltura del nostro territorio. Infaticabile, preciso e determinato. Ma, soprattutto, è stato un innovatore nel suo mestiere. Quando c’erano delle novità, delle nuove tecnologie o colture, era il primo ad adottarle. Sapeva che servivano a dare un enorme contributo al campo agricolo ed erano utili alla crescita del settore. Veniva criticato per queste sue scelte da qualcuno che poi, però, gli andava dietro perchè capiva che erano scelte giuste. E’ sempre stato un uomo che amava la vita, estroverso, gli piaceva parlare con la gente, era di buona compagnia. La gente gli voleva bene per il suo buon carattere, socievole, e alla nostra famiglia si è dedicato con grande amore». Vittorino lascia poi Simona, Alessandro, Marco, la figlia Mara, il fratello Gianni. I funerali sono stati celebrati mercoledì 5 giugno nella parrocchia di Sant’Emiliano a Cigliano.

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