SALUGGIA

Don Dattrino, lo stato di agitazione preoccupa

Critiche sugli orari di apertura del Polo sanitario

Don Dattrino, lo stato di agitazione preoccupa
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Polo sanitario e don Dattrino. Sono due tematiche sociali su cui si concentra l’attenzione dell’opposizione consiliare di Saluggia.

Polo sanitario

Pochi giorni fa, i quattro consiglieri di opposizione hanno depositato in Comune un interrogazione al primo cittadino e all’assessore delegato inerente ai servizio sanitari. Loro spiegano: Da marzo i servizi del polo socio sanitario sono stati rivisti in base alla nuova convezione stipulata con la Cri di Chivasso. A distanza di oltre 3 mesi sembrano essere superati i disguidi legati alle modalità di contatto e alla connessione internet, ma permangono altre criticità. Quali? Non si può effettuare il prelievo e ritirare gli esiti di visite o esami nello stesso giorno perché gli orari non coincidono. Se si vuole prenotare e ritirare un esito, senza andare due volte, l’unica soluzione è andare a fine orario di prenotazione che coincide con l’inizio del ritiro. Dal giovedì pomeriggio al martedì pomeriggio non si può mai prenotare o ritirare referti. I tempi di attesa per effettuare il prelievo del sangue sono 2 settimane».
Ma non finisce qui: «Considerando la stagione estiva è da evidenziare che solo il mercoledì il polo è aperto per le prenotazioni dalle 9.30 alle 11.30, mentre martedì e giovedì è dalle 13 alle 15, orari non comodi per chi lavora e non idonei per gli anziani che non dovrebbero uscire nelle ore più calde. Infine, 4 posti auto nel parcheggio degli utenti del polo sono pochi ma lungo via don Carra c’è il divieto di sosta (anche se nessuno lo fa rispettare) però la gente sostando rendono pericoloso il transito di chi si muove in bici, che si trova a percorrere una carreggiata ristretta».
L’opposizione chiede interventi».

Caso don Dattrino

La questione don Dattrino è invece molto delicata perché da settimane è in corso uno stato di agitazione del personale. Perché? Poiché la società ha espresso la volontà di esternalizzare il servizio di pulizia prevedendo il licenziamento di cinque persone. Accoro che è stato riconosciuto nulla come spiega l’opposizione «per illegittimità in quanto non rispettoso della legge e del contratto nazionale applicato».
Progetto Nuova Saluggia ritiene fondamentale l’opera della don Dattrino che conta 88 dipendenti.
«Chiediamo quali iniziative l’Amministrazione intenda mettere in campo per far fronte a questa situazione per garantire i posti di lavoro, quanti sono i dipendenti effettivi e la loro distribuzione, se è stata fatta un’analisi dei costi e benefici dell’esternalizzazione e il risultato nonché se l’organico delle pulizie è sufficiente alle esigenze o meno».
Tutte domande poste all’attenzione del primo cittadino e dell’assessore delegato. Che per entrambe le questioni è il vice Adelangela Demaria.

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