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Indovina, indovinello: chi sarà il prossimo sindaco di Chivasso?

Le candidature dovrebbero venire scelte con largo anticipo per evitare di cadere nel solito gioco del «tira e molla»

Indovina, indovinello: chi sarà  il prossimo sindaco di Chivasso?
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Non si è ancora spenta l’eco dell’election day e in attesa di quest’estate partita a singhiozzi (dopo una deludente primavera) torniamo a parlare di elezioni.
Delle amministrative di Chivasso. Ma come? vi domanderete...Perchè effettivamente alla scadenza del Castello bis mancano 3 anni. Tanti... Ma, dipende. Infatti le candidature non dovrebbero nascere all’ultimo, come è stato recentemente per Gianna Pentenero scelta dal centro sinistra al fotofinish.

Indovina, indovinello: chi sarà il prossimo sindaco di Chivasso?

Oppure a Chivasso alle amministrative 2022 quando a non sapere bene che pesci pigliare era il centro destra. Diviso fra Massimo Giovannini, Matteo Doria e Emanuele Cigliutii. E poi a tempo praticamente scaduto è spuntata Clara Marta che quindi non ha avuto così tempo per farsi conoscere.
L’insegnamento da trarre: certe figure «apicali» vanno costruite per tempo, preparate e fatte conoscere agli elettori. Se no è ovvio che poi la disaffezione alle urne diventa fenomeno dilagante. Alla faccia del film pluripremiato della Cortellesi, «C’è ancora domani», che ricorda i sacrifici fatti dalle donne per ottenere il diritto al voto. Sacrifici che oggi rischiano di venire vanificati.

Le candidature dovrebbero venire scelte con largo anticipo per evitare di cadere nel solito gioco del «tira e molla»

Ma torniamo a Chivasso e vediamo gli scenari possibili nelle due coalizioni (ammesso e concesso che siano ancora quelle considerando che la politica è in continuo divenire quindi muta da un mese all’altro).
Il dato di partenza è che Pd e resto della coalizione devono trovarsi un nuovo candidato. Claudio Castello è al suo secondo mandato, non può ripresentarsi.
Perché allora non iniziare fin da subito la ricerca di un uomo-donna adatto al ruolo? Ci dia retta il segretario Corcione meglio non perdere tempo se no ci si trova invischiati nei soliti giochetti tira e molla.
A rigor di logica il primo nome da mettere sul tappeto sarebbe quello di Pasquale Centin, attuale vicesindaco, politicamente ancora giovane, pur avendo alle spalle già un grosso bagaglio. Eppure nulla lo fa presagire, in questi due anni è sempre rimasto al suo posto bravo a fare i compiti ma sotto l’ombra di Castello che non sembra volergli lasciar tanto spazio.
Decisamente più sgomitante, sarà per le deleghe che detiene, Gianluca Vitale, il re indiscusso del tessuto culturale cittadino. Lui si che si muove in autonomia, refrattario ai diktat va avanti per la sua strada.
E infine perché non lo stesso segretario del Pd, Massimo Corcione? E’ inviso a qualcuno?
Ribadiamo di non perdere tempo, le «Elena Piastra» non nascono da un giorno all’altro.

Nel centro destra, con Fi che ha messo il fiato sul collo alla Lega, potrebbe presentarsi il duello Clara Marta contro Matteo Doria.
La prima ha dalla sua la tenacia dimostrata fin da quando ha affrontato la prima campagna come sfidante di Castello e ha perso la vittoria l primo turno per un soffio. Ora l’abbiamo vista correre, nel vero senso della parola, per le Europee (era dappertutto). In consiglio, così come negli appuntamenti di varia natura, lei c’è. Pur se in minoranza fa sentire la sua voce.... Un «tesoretto» da conservare oppure sbaragliare di nuovo le carte per arrivare all’ultimo?
Su Matteo Doria si potrebbero scrivere fiumi di parole...Quanto a tenacia se la gioca con Marta, pure sull’onnipresenza... Sul fatto che a lui vada la corona di «Mister preferenze» poi dubbi non ve ne sono. Potrebbe anche tornare alla carica Cigliuti.
Signore e signori apriamo le danze...E ci scusino coloro che non abbiamo messo nella rosa.

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