Maturità, i migliori studenti del Chivassese
Gli studenti da 100/100 del Liceo «Newton» e dell’Istituto «Europa Unita»: il futuro è nelle loro mani
Maturità, i migliori studenti del Chivassese, quelli che sono riusciti a conquistare 100 e 100 e lode.
Maturità, i migliori studenti del Chivassese
A chiudere le eccellenze del Newton tocca a Chiara Fisanotti e a Silvia Martino, alunne della ex 5C.
«Nonostante siano stati anni talvolta faticosi per il carico di studio - ha affermato Chiara - sono molto soddisfatta della preparazione che il liceo Isaac Newton mi ha fornito. Non solo ho appreso moltissimo a livello scolastico, ma anche a livello umano. Porterò sempre con me tutte le persone che ho avuto modo di conoscere in questi anni, dai compagni di classe ai professori, insegnanti di indimenticabili lezioni di vita. Carica di tale vastissimo bagaglio culturale e relazionale ora sono pronta ad affrontare l'università al meglio grazie anche ai valori, quali costanza e determinazione, che ho avuto modo di apprendere in questi anni».
«Per me - ha continuato Silvia - questo 100 è il risultato ottenuto grazie alla dedizione e l’impegno non solo di questo ultimo anno ma anche dei quattro precedenti. Per raggiungere il 100 bisogna lavorare in modo costante, con dedizione e una buona organizzazione. L’impegno dei cinque anni verrà sempre ripagato: l’esame non si inizia a preparare dall’ultimo anno, ma già negli anni precedenti con l’insegnamento di un metodo di studio valido e costante».
Pioggia di cento anche all'Europa Unita.
In 5AL ce l'hanno fatta a raggiungere il voto più alto Dea Copertino, Desirée Massaglia, Giulia Reale e Ilaria Franco.
«La Maturità - ha commentato Dea - è stata una prova importante, il coronamento finale di anni di sacrifici, impegno e dedizione. Posso ritenermi più che soddisfatta del risultato ottenuto, che non è circoscritto soltanto al raggiungimento del 100, ma ad una soddisfazione personale di chi da sempre, come me, ha avuto il piacere di conoscere ed imparare».
«Dall’inizio dell’anno scolastico - ha continuato Desirée - ho studiato in maniera regolare e costante, questo mi ha permesso di avere meno difficoltà nel preparami in vista dell’esame. Per quanto riguarda le prove scritte, ho ripassato i programmi di italiano e spagnolo a partire dai grandi temi e approfondito gli argomenti che non avevo compreso a pieno. Tra le difficoltà incontrate, una è stata la quantità di materiale da studiare sopratutto per l’esame orale a cui si aggiunge poi l’ostacolo dell’ansia che deve essere gestita al meglio. Superate queste difficoltà, la Maturità sarà un’esperienza che ricorderò sempre con piacere a prescindere dal risultato ottenuto».
«Al liceo linguistico Europa Unita ho ricevuto una preparazione ottima - ha riferito Giulia - porterò nel cuore dei professori magnifici che mi hanno trasmesso grandi conoscenze permettendomi di imparare al meglio le lingue, storia, italiano, ma anche matematica e scienze: proseguirò gli studi linguistici e mi auguro di dedicarmi all'insegnamento». «Per me - ha concluso Ilaria - questo 100 ha un grandissimo significato perché è il riconoscimento del duro lavoro, dell’impegno e della dedizione di questi miei anni scolastici. Inoltre ha anche un valore simbolico perché rappresenta una parte della mia adolescenza, un percorso che mi ha permesso di incontrare compagni e professori meravigliosi. Mi piacerebbe continuare gli studi, in particolare vorrei iscrivermi alla facoltà di Fitoterapia ed inseguito specializzarmi in Fisioterapia sportiva».
Quattro i cento conseguiti nella 5E Les: hanno concluso la scuola col massimo dei voti Marta Malecore, Anna Chiara Cena, Alessia Russo e Anna Schiavo.
«La formazione conseguita all'Europa Unita di Chivasso - ha commentato Marta - per me è stata enormemente costruttiva e ricca di soddisfazioni. Serberò sempre un bellissimo ricordo di questo percorso in quanto ho avuto la fortuna di avere degli ottimi professori in grado di infondermi passione per le materie trattate e di premiare gli studenti meritevoli. Il voto che ho conseguito all’esame di Stato è stato il coronamento dell’impegno profuso nello studio in questi anni, sono fiera di me stessa di essere riuscita a terminare il liceo al meglio delle mie possibilità. Dedico il 100 ai miei genitori che mi hanno sempre supportato e anche un po' a me stessa».
«Sono profondamente orgogliosa e fiera del risultato ottenuto - ha confermato Anna Chiara - questo traguardo rappresenta non solo l'impegno costante degli ultimi cinque anni, inclusi quelli affrontati con dedizione e diligenza durante la pandemia, ma anche un punto di partenza che mi incoraggia per gli anni a venire. Dopo il liceo ho scelto di iscrivermi alla facoltà di Scienze e Tecnologie agrarie all’Università di Torino per continuare a lavorare nell’attività di famiglia».
«Questo 100 rappresenta la parte migliore di me, quella non incasinata, non in perenne ritardo e per niente confusa - ha continuato Alessia - è bizzarro come il “numero perfetto” possa dimostrare come un percorso non sempre impeccabile, a volte un po’ dissestato, possa concludersi, nel migliore dei modi, mostrando che anche se si è imperfetti si può valere. Questi anni mi hanno insegnato che con la dedizione, l’impegno e la passione si può arrivare ovunque, anche quando l’obiettivo sembra irraggiungibile. Ora mi iscriverò alla facoltà di Scienze Politiche a Torino, con l’obiettivo di diventare giornalista».
«Dopo la conclusione di questi cinque anni di liceo - ha spiegato Anna - posso affermare con certezza quanto esso sia importante per la formazione e per la crescita personale di ogni singolo. Ciò che più porterò nel cuore sarà la mia evoluzione interiore, più volte in questo percorso la paura di quello che è definito “fallimento”, la pressione e i dubbi hanno preso il sopravvento. Soprattutto durante quest’ultimo anno è stato fondamentale il ruolo dei docenti che sono riusciti a farci credere nelle nostre potenzialità e a farci amare la cultura, li ringrazio per aver reso questo capitolo della mia vita meno duro e pesante grazie alla loro lucente guida. Durante il mio percorso scolastico ho sempre tenuto a mente il valore della famiglia e dell’amicizia cercando di non trascurarle eccessivamente. Credo sia importante quindi non perdere se stessi durante la frenesia della quotidianità».
Successi anche in 5B Scienze Umane dove il 100 se lo sono aggiudicato Lorenza Falcione, Nicole Savio e Laura Bolognesi.
«Non sono dei voti a determinare il nostro valore - ha riflettuto Lorenza - dietro al mio 100, infatti, vi è un percorso di “autosuperamento” continuo ed impegnativo che non può esaurirsi ad un semplice numero. In questi anni ho avuto modo di disfare e ricostruire, cambiare e scoprire. Custodisco gelosamente ogni elemento che si è rivelato utile a formarmi. Diplomarmi con questo risultato mi ha riempita di curiosità ed entusiasmo verso quello che ancora mi aspetta. Se dovessi dedicare il mio 100, esprimerei la mia immensa gratitudine verso chiunque mi abbia permesso di avere fiducia nel processo stesso».
«L’orale è andato molto bene nonostante una partenza particolarmente insicura - ha continuato Nicole - come documento mi è uscita un’immagine di alcuni bambini che giocano in un’aula, quindi ho deciso di prendere in considerazione l’argomento generale dell’infanzia. Sono più che orgogliosa di essere stata premiata con questo meraviglioso voto in uscita dal percorso del liceo che ho affrontato». «Il 100 rappresenta una grande soddisfazione dopo un lungo percorso, travagliato, talvolta difficile; ma sono state proprio queste sue caratteristiche che mi hanno permesso di conoscere le mie vere capacità, garantendomi così di crescere e di raggiungere i miei obiettivi nel mondo», ha concluso Laura.
Due, poi, le Lodi che sono andate a Simone Trucci, della 5E Informatica e ad Aurora Caggia, della 5B Scienze Umane. «Il mio esame di Maturità è stato una grande prova da affrontare - ha raccontato Aurora - seppur il mio rendimento scolastico durante i cinque anni di liceo mi abbia dato una certa consapevolezza delle mie capacità, il mio esame è stato sia una conferma di queste ultime sia un momento per mettermi alla prova dal punto di vista emotivo. Inoltre per me le prove scritte sono state accessibili grazie a una buona preparazione, mentre il colloquio è stato più difficile a livello emotivo per via del documento sottoposto solo sul momento, che ha creato in me preoccupazione, poi diminuita durante l'orale. Ho concluso il mio esame di maturità con la Lode e ne sono molto soddisfatta, perché ha messo una fine positiva a questo percorso, intrapreso con costanza, dedizione e passione, che sono stati il mio segreto in questi anni. Nonostante ci fossero delle buone premesse, la Lode è stata inaspettata. Dopo il liceo continuerò i miei studi all'Università di Scienze della formazione primaria seguendo così la mia passione verso il settore dell'educazione».