CHIVASSO

Tentano la spaccata in tre negozi, l’Ascom scrive al sindaco Castello

Lunedì da dimenticare in via Torino: colpiti Kenìa, Intimissimi e Chance

Tentano la spaccata in tre negozi, l’Ascom scrive al sindaco Castello
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Anche se i responsabili dei furti commessi la scorsa settimana negli uffici delle onoranze funebri «Taffo» e in due bar del centro sono stati individuati e denunciati dai Carabinieri, i furti continuano a preoccupare non poco i commercianti chivassesi.

Tentano la spaccata in tre negozi

Lunedì notte, i malviventi hanno preso di mira l’ultimo tratto di via Torino verso piazza della Repubblica tentando di violare (con grimaldelli o simili) i negozi di abbigliamento Kenìa e Intimissimi e la profumeria «Chance» gestita da Natasha Cimoni e dal consigliere comunale Matteo Doria: «Martedì mattina - racconta - abbiamo trovato la porta forzata. Per fortuna la serratura ha tenuto, altrimenti tra profumi, borse e accessori i ladri avrebbero potuto portar via merce per migliaia di euro. Da una parte è noto che che queste cose accadano, dall’altra (dato che siamo arrivati a spendere oltre 700 mila euro per la videosorveglianza) mi aspetterei una città più sicura e con strumenti all’avanguardia. Motivo per cui chiederò la visione dei filmati delle telecamere, che (se funzionanti) potrebbero identificare il colpevole».

Ascom a gamba tesa

Dopo un sopralluogo nei negozi colpiti dal ladri, il presidente dell’Ascom Carlo Nicosia ha preso carta e penna ed ha inviato una dura lettera al sindaco Claudio Castello.
«Illustrissimo Signor Sindaco - si legge nel documento - le scrivo riguardo ai recenti furti, tentati o perpetrati, che hanno avuto come vittime i nostri commercianti in diverse zone della Città.
Siamo consapevoli che questa problematica non opprime solamente Chivasso ma ci preme chiedere alla sua amministrazione l'attivazione di alcune iniziative che riteniamo utili.
Videosorveglianza pubblica: occorre comunicare con segnaletica, vetrofanie e altre forme di pubblicizzazione che la città è controllata da un impianto capillare ed efficiente, tale da costituire un deterrente verso i malintenzionati.
Videosorveglianza privata: chiediamo di promuovere e finanziare un bando che eroghi contributi comunali per l'installazione di impianti a protezione dei locali commerciali.
Servizi notturni della Polizia Locale: abbiamo letto dell'estemporanea iniziativa di garantire un pattugliamento nei soli mesi di luglio ed agosto ma, a giudicare dal comunicato 11 luglio sul sito della Città, l'obiettivo non è stato quello da noi auspicato. Si racconta infatti di verbali per infrazioni stradali e "revisioni scadute", certamente utili alla sicurezza della circolazione automobilistica ma non a quella dei negozi e delle abitazioni: per questo occorre rendere meno agevole il bivacco di persone nei giardini della biblioteca, occorre fermare i soggetti che sfrecciano in monopattino, mezzo che garantisce spostamenti rapidi (e pericolosi per i pedoni). Occorre attivare tutte le possibili azioni di controllo e contrasto ai soggetti che vagabondano nelle ore notturne per la città.
Signor sindaco, il commercio locale è una risorsa per la Città: come lei sa, insieme stiamo lavorando con il Distretto Urbano del Commercio e con iniziative di promozione di Chivasso. Insieme dobbiamo lavorare per restituire la serenità ai nostri operatori.
Le minacce, le difficoltà sono molteplici, dalla concorrenza delle grandi strutture di vendita alle piattaforme on line, fino all'oppressione di burocrazia e regolamenti (anche locali): i tanti, troppi negozi chiusi sono la testimonianza di un grido di dolore che - siamo certi la sua amministrazione non vorrà lasciare inascoltato.

Restiamo a disposizione per un approfondimento in un incontro che le chiediamo di volerci concedere al più presto».
A questo punto la palla passa a Palazzo Santa Chiara, con la speranza che l’estate prosegua «meglio» di come è iniziata, almeno sul fronte della sicurezza. E non parliamo (solo) di cinture di sicurezza non allacciate...

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