CHIVASSO

Castello bacchetta il presidente Ascom

Sulla videosorveglianza privata ricorda che solo due esercenti hanno partecipato al bando del Duc

Castello bacchetta il presidente Ascom
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Non è passata sotto silenzio la lettera che il presidente dell’Ascom Carlo Nicosia al sindaco Claudio Castello.
Una lettera dai toni decisi e abbastanza duri sui recenti furti, tentati o perpetrati ai danni dei commercianti chivassesi. Una lettera per chiedere l'immediata attivazione di alcune iniziative per contrastare questo fenomeno malavitoso.

Castello bacchetta il presidente Ascom

Dall’implementazione della videosorveglianza pubblica, alle agevolazioni per favorire quella privata. E inoltre un più oculato utilizzo dei servizi notturni della Polizia Locale che sono appena stati istituiti.
La risposta del sindaco non si è fatta attendere. E non solo, ma neanche troppo fra le righe, lascia intendere che l’uscita del presidente Nicosia non è stata proprio ben digerita.

«A fine mese, ho fissato un incontro con Ascom Confcommercio - specifica- per un confronto sereno e serio sulle questioni sollevate ultimamente. Terrò l’incontro con i richiedenti con animo costruttivo e aperto, nonostante certe uscite, condivise preventivamente con le redazioni giornalistiche, suonino quasi come un attacco all'amministrazione comunale».

Scende nei dettagli: «Eppure con Ascom abbiamo creato il Distretto Urbano del Commercio, una realtà preziosa che impegna gli uffici comunali a più livelli, dal manager di Distretto alla pianificazione dell'impianto di diffusione sonora, dalla promozione alla logistica, dalle autorizzazioni alle consulenze. Un altro fiore all'occhiello di questa virtuosa collaborazione è anche la Festa dei Nocciolini».

E qui arriva un’altra stoccata: «Gli organizzatori sono così sicuri del nostro appoggio da avere già svelato i manifesti in anticipo, bruciando le tappe necessarie della richiesta di patrocinio e di autorizzazione all'uso del logo comunale. Ma non sono questi i nodi da sciogliere. Quello che più mi impressiona è l'estremizzazione della realtà che, quando non lancia l'allarme sociale di una città succube della criminalità, rischia di inquinare l'immagine dei commercianti come se fossero tutti evasori, puntando l'indice contro un regolamento comunale che ribadisce i dettami della legge italiana ed implicitamente difende dalla concorrenza sleale di chi non paga le tasse. Per la sicurezza dei nostri operatori economici e di tutti i chivassesi voglio ricordare che questa amministrazione comunale tiene un rapporto sinergico costante con le forze dell'ordine e la Prefettura di Torino e ha concretizzato due lotti dell'impianto di videosorveglianza territoriale. Sull’implementazione del servizio a sostegno degli imprenditori di via Torino, mi preme ricordare che un bando del Duc, pubblicato lo scorso anno e prorogato, metteva a disposizione oltre 100 mila euro anche per la videosorveglianza delle attività che ne facessero richiesta, ma solo due esercenti hanno avanzato la relativa domanda. Finora però quasi tutti gli episodi di microcriminalità ai danni dei commercianti sono stati perseguiti, e di questo bisogna ringraziare vivamente uomini e donne in divisa, compresa la Polizia locale ultimamente destinataria di critiche ingrate, come se ritirare la patente ad un ubriaco che guida non fosse un’azione positiva sia per il destinatario della sanzione che per un inconsapevole soggetto potenzialmente a rischio di una condotta pericolosa».

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