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«Rubano le auto e poi le usano per andare a fare altre razzie»

Macchine sottratte e ritrovare dopo qualche giorno

«Rubano le auto e poi le usano per andare a fare altre razzie»
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Quest’estate sarà ricordata non solo per le temperature da bollino rosso, ma anche per il boom di auto rubate.

«Rubano le auto e poi le usano per andare a fare altre razzie»

E' boom di auto rubate a Mazzè.
Dopo la segnalazione negli scorsi mesi di due furti avvenuti nei parcheggi a Moncrivello, presso il santuario del Trompone, nelle ultime settimane è successo a Tonengo, frazione di Mazzè, lungo via I Maggio, in direzione di Casale. Nello stesso luogo e nel giro di poco tempo sono state rubate due Fiat Panda che poi sono state ritrovate dopo alcuni giorni ad alcuni chilometri di distanza. Poco lontano, in via Angelo Boero a Mazzè, hanno tentato di rubare una terza auto ma fortunatamente non ci sono riusciti, probabilmente disturbati da qualcuno di passaggio. A raccontare quanto è avvenuto è Cristina, vittima di uno dei due furti. «Avevo lasciato la mia macchina fuori casa - racconta - ed al mattino non l’ho più ritrovata. Ho subito fatto denuncia ai Carabinieri che hanno visionato le telecamere di una vicina di casa. Dalle immagini della videosorveglianza si vede che a mezzanotte e 28 minuti si ferma davanti a casa mia una Seicento rossa dalla targa purtroppo non visibile e ne scende un uomo. Dopo soli due minuti, a mezzanotte e mezza, l’uomo se ne va con la mia Fiat Panda».

Le indagini...

Dopo la denuncia, partono immediatamente le indagini dei Carabinieri. Quando sembra ormai persa ogni speranza, ecco che arriva una inaspettata telefonata. «Erano passati sei giorni- racconta Cristina - ormai, non ci speravo più quando ho ricevuto la telefonata dei Carabinieri che mi avvisavano che c’era un’auto uguale alla mia parcheggiata da qualche giorno a Rondissone. Era proprio la mia. Non avevano rubato nulla, però i sedili erano pieni di terra e bava di lumache ed era finito il metano. In zona, nelle cascine, hanno rubato polli e fioriere, può darsi che abbiano utilizzato l’auto per fare questo genere di furti». E’ andata bene anche all’altra proprietaria che ha ritrovato dopo pochi giorni la sua Panda a Chivasso. L’allarme si è diffuso velocemente in zona. «Resta la paura - conclude Cristina - perché questi ladri sono veloci e non si fermano davanti a nulla».
Ci sono comunque alcuni sistemi per difendersi da questo genere di furti. Il più classico è l’antifurto, ma anche dispositivi come il bloccasterzo o i blocca freno sono efficaci facendo perdere tempo ai malintenzionati. «E’ necessario - è il commento del sindaco Marco Formia - avvertire subito le forze dell’ordine quando si vedono movimenti sospetti in strada. E’ un diritto dei cittadini vivere al sicuro nelle proprie case, e non è giusto che venga a mancare la tranquillità».

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