CHIVASSO

Ospedale, la viabilità è nel caos

I cartelli portano a nord ferrovia anche chi arriva da Castelrosso

Ospedale, la viabilità è nel caos
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Sono anni che se ne parla, tra progetti e promesse, ma ad oggi la viabilità a servizio dell’Ospedale di Chivasso resta quella, contestatissima, che prevede come solo accesso la rotatoria sul cavalcaferrovia di via Regis, ormai unico collegamento (centrale) tra le due parti della città.

Ospedale, la viabilità è nel caos

Eppure, stando alle intenzioni e alle dichiarazioni pubbliche del sindaco Claudio Castello, l’apertura del nuovo cavalcaferrovia subito ad ovest del passaggio a livello sulla Chivasso Asti avrebbe dovuto cambiare le cose, addirittura «alleggerendo» il traffico su via Regis.

Peccato che la segnaletica per l’ospedale continui (ovviamente) a puntare su quello che ad oggi rappresenta l’unico accesso, con alcune indicazioni «inspiegabili» e degne di nota.

Chi arriva da Castelrosso infatti (e di questo se ne sta occupando anche il consigliere Matteo Doria), trova il primo cartello per l’ospedale alla rotonda della Prealpina, tra stradale Milano e corso Galileo Ferraris. Il Pronto Soccorso è a due chilometri (basta andare dritto), ma le indicazioni sono di voltare a destra e a poi a sinistra su via Rigazzi. I chilometri diventano tre, e per arrivare a destinazione occorre comunque percorrere il cavalcaferrovia di via Regis, tra l’altro entrando (dalla rotonda di via Mazzè) in Zona a Traffico Limitato ambientale.

Dalla Collina ecco che...

La situazione non è migliore per chi arriva dalla Collina, con il primo segnale all’altezza dello stadio «Paolo Rava» che giustamente indica la svolta a destra. Arrivati alla rotatoria tra via Martiri d’Istria e Dalmazia e viale Cavour, invece che verso via Regis (tutto dritto) la vecchia segnaletica (mai modificata, chissà perché) consiglia di svoltare a destra in viale Vigili del Fuoco e poi a sinistra in via Mezzano. Peccato che l’ingresso dell’ospedale che ci si trova di fronte sia chiuso, e che di conseguenza si debba nuovamente svoltare in corso Galileo Ferraris e poi ancora in via Regis. Da segnalare anche la freccia che indica il parcheggio dell’ospedale non verso sinistra (450 metri - corso Galileo Ferraris e via Regis), ma verso destra (più di un chilometro - corso Galileo Ferraris, via Mazzè e via Clara).

Eppure una soluzione ci sarebbe, e nemmeno troppo complicata: ammettere l’errore e aprire «anche» l’accesso carraio su corso Galileo Ferraris, ovviamente solo per i mezzi diretti al Pronto Soccorso. Così si alleggerirebbe davvero via Regis, su cui (sfruttando il cavalcaferrovia in zona via Ajma) si potrebbe addirittura ipotizzare un senso unico in entrata da Caluso. Così facendo, si metterebbe anche in sicurezza il marciapiede nel tratto compreso tra via Cosola e le camere mortuarie, largo pochi centimetri.

L'intervento dell'Asl

Dalla Direzione Generale dell’AslTo4, a cui abbiamo chiesto un parere sulla questione degli ingressi, la solita risposta già data nel 2021 e nel 2023: «Al fine di migliorare la viabilità nei pressi dell'Ospedale di Chivasso, nel rispetto delle specifiche competenze, è in corso un confronto tra Servizi Tecnici dell'ASL e del Comune per valutare le soluzioni tecnicamente realizzabili e che possano portare degli effettivi benefici».

Quando questo è stato fatto notare, l’aggiunta: «L’Ospedale è stato progettato con i percorsi a partire dall’ingresso dalla rotonda e lì ci sono vincoli strutturali legati a spazi occupati dagli impianti che non consentono grosse modifiche. L’ingresso doppio si sta valutando, come detto, anche in ottica della ristrutturazione con fondi Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione) della parte monumentale».

Certo che devono esserci dei grossi, enormi, problemi d’agenda e di comunicazione tra via Po e piazza Dalla Chiesa...

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