il caso

Furti al cimitero, rubate anche le catene

"Ci sono state sottratte anche le catene che chiudevano il perimetro della tomba"

Furti al cimitero, rubate anche le catene
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«E’ davvero spiacevole arrivare al cimitero di Castelrosso per dire una preghiera ai propri cari o portar loro un fiore e non sapere mai cosa aspettarsi».

Furti al cimitero

Inizia così l’amaro sfogo di Maria Grazia Vallino, insegnante, in seguito all’ennesima razzia commessa nei giorni scorso ai danni del cimitero di Castelrosso di frazione di Chivasso.

«Lo capisco, non è casa nostra - prosegue - ma proprio perché luogo pubblico e soprattutto sacro, per chi, come me, professa la sua fede e crede fortemente nel legame con i nostri cari defunti, dovrebbe essere tutelato come una piazza, come un qualsiasi altro edificio pubblico. E invece mi ritrovo, sabato scorso 21 settembre, a scoprire che ci sono state sottratte anche le catene che chiudevano il perimetro della tomba. Passino i vasi di fiori sottratti più e più volte, passi un piccolo oggetto con candele e agrifoglio a cui è stato dato fuoco e lasciato bruciato nella tomba, passino i piccoli biglietti che ornavano le confezioni di fiori, sottratti in modo veramente indegno… ma ora anche questo è veramente troppo. Ovviamente mi ritrovo a non aver fatto neanche denuncia, perché non voglio far perdere tempo alle forze dell’ordine con queste inezie, ma capite che il cittadino non si sente né tutelato, né protetto. Cosa aspettiamo a fare qualcosa, in modo che i colpevoli non possano essere certi di farla sempre franca? Bisogna agire, non parlare».

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